Pensieri su "LA TORRE CHE CANTA" di Fernanda Romani


 

Tristan, studente universitario, è entusiasta dell'idea del suo amico Alexander Merlin, aspirante druido, di passare a Stonehenge la notte del solstizio di primavera per un esperimento magico.
L'incantesimo riesce: la Torre-che-canta è davanti ai loro occhi, splendida emanatrice di armonia.
Quando Tristan ci cade dentro, però, l'entusiasmo scema, lasciando il posto a un vago senso di inquietudine.
Uscito dalla torre, il giovane scopre con terrore che il mondo dov'è arrivato non è il suo.
O, forse, non lo è ancora.
Mentre si guarda attorno incontra Mador, abiti medievali e sorriso sensuale. Il nuovo venuto potrà aiutarlo a tornare a casa?
E... Un momento! Cosa ci fa lì un certo Merlin?
L'epoca di re Arthur non era una leggenda?


Titolo: La torre che canta
Genere: fantasy romance MM
Autrice: Fernanda Romani
Data di uscita: 26 /5/2025
Cover: Federica Soprani
Illustrazione interna: Le Peruggine




«Mador. Mi chiamo Mador.» Un nome antico, ma ti sta d’incanto, Labbra Assassine. 
«Io sono Tristan.» 
Il suo nuovo amico sorrise. «Hai un nome da cavaliere.» 
Sì, certo, della Tavola Rotonda.


Dopo incursioni in universi fantasy molto diversi, stavolta la Romani ci regala un dolcissimo intermezzo nel passato, chiamando in causa un'inedita versione di Merlino e giocando con i richiami di un’epoca di eroi sospesa tra realtà e leggenda. 

Ci sono un po' tutti gli spunti della tradizione celtica: partiamo da Stonehenge, nel mezzo delle celebrazioni del solstizio di primavera, quando un ricercatore moderno (Merlin) tenta di rievocare la magia dei druidi. Gli riesce così bene, da dare a vita a una torre-portale che si risucchia l'amico-aiutante Tristan.
Ed è proprio quest'ultimo a ritrovarsi alle prese con un mondo passato, di cui scopre di avere solo vaghe conoscenze. Certo, è medioevo e si tratta pur sempre di secoli oscuri pericolosi, ma a rischiararli arriva ben presto il sorriso luminoso di Mador, l'unico in grado di non temere lo straniero dallo strano accento.

Un'avventura ben tratteggiata, che unisce l'avventura al fantasy e alla magia del "vero" Merlino. Il lettore riesce ad appassionarsi alle vicende, in una cornice storica coerente e misurata. E... posso dire che mi mancava una certa tensione spicy della scrittrice?

Come sempre, ciò che trionfa e resta è l’amore, l’unico motivo per cui si può saltare nel buio e affrontare l’incertezza della modernità.

Nessun commento:

Powered by Blogger.