Pensieri su "Total Creative Control" di Joanna Chambers & Sally Malcolm

sa succede quando un assistente personale dal carattere solare incontra un capo musone?



Cosa succede quando un assistente personale dal carattere solare incontra un capo musone?

L’autore di fanfiction Aaron Page viene assunto per un lavoro temporaneo con il creatore dello show di successo Sanguisughe. Un lavoro che dovrebbe durare solo una settimana, ma dopo tre anni Aaron è ancora lì…
Forse perché adora la sfida creativa. O forse perché è un fan sfegatato di Sanguisughe. Decisamente non a causa di Lewis Hunter, il suo capo, così pretenzioso, maleducato… e clamorosamente sexy.
Lewis Hunter ha lottato per tutta la vita per ottenere ciò che ha. La sua priorità è lo show, e le relazioni personali sono ben distanti dalla vetta della classifica. Inoltre a cosa serve il romanticismo quando hai una sfilza di uomini attraenti che entrano ed escono dal tuo letto?
La sua unica relazione significativa è quella con Aaron, il suo principale confidente e assistente insostituibile. E non importa quanto trovi affascinante il suo aspetto da ragazzo della porta accanto, Lewis non rischierebbe mai il loro rapporto professionale per togliersi uno sfizio.
Ma quando si trova incastrato a un evento aziendale tanto orribile quanto demenziale, Aaron è il suo unico amico e alleato. Le linee della professionalità tra loro iniziano a sfumarsi, e l’attrazione reciproca si infiamma…
… ed entrambi finiranno per restarne scottati.

Titolo: Total Creative Control – Amore, fanfiction e altri disastri
Titolo originale: Total Creative Control
Serie: Creative Types #1 (stand-alone)
Autrice: Joanna Chambers & Sally Malcolm
Traduttrice: Ester Manzini
Genere: office romance, MM
Boss/PA – boss scontroso, assistente solare (Grumpy/sunshine), slow-burn, rom-com.
300 pagine
Editore: Triskell Edizioni *
* ringrazio la CE per la copia digitale
Data di uscita: 2 dicembre 2022




Conoscevo già Joanna Chambers, mentre non avevo mai letto nulla di Sally Malcom, per cui questa lettura è stata una vera sorpresa. Molto positiva.

Già la scelta dell'ambiente mi ha incuriosito: la storia si svolge in una casa di produzione, la Piccione Riverso, il cui prodotto di maggior successo è "Sanguisughe", uno sceneggiato con protagonista un vampiro-eroe alle prese con nemici e azione. Ovviamente, stagione dopo stagione, i fan sono cresciuti e hanno shippato il vampiro e un certo personaggio, costituendo anche una comunità dedita alle fan fiction, con tanto di convegni e forum.
La cosa non piace tanto all'autore Lewis, affascinante ma anche difficile, tutto concentrato sul suo mestiere e poco incline a rapportarsi con gli altri o ad adattarsi.
Mentre invece il suo nuovo assistente Aaron, ultimo di una sterminata serie di collaboratori falcidiati dalla personalità ruvida del capo, è coinvolto in modo quasi viscerale con la serie, non solo per lavoro, ma anche grazie al mondo che gira intorno, a cui resta ben collegato grazie a un carattere socievole, gentile e disponibile.
Insomma, ci vuole fatica, impegno e qualche evento scatenante, prima che Lewis apra gli occhi e si dia una svegliata....

Parto da ciò che mi è piaciuto meno. Dal punto di vista narrativo, c'è un buco temporale di ben tre anni, che è voluto, ma che non sono riuscita a trovare così credibile: anche valutandolo da ogni angolazione possibile, non posso pensare che si siano succedute diverse stagioni del programma, con tutto ciò che può aver provocato e con interazioni quotidiane e pressati, e il periodo venga semplicemente omesso, come se Aaron e Lewis partissero a conoscersi e a vedersi veramente da zero.
Però è una scelta e quindi sono passata a godermi il libro.

E qui viene tutto il resto, che invece mi ha divertito.
Ho riso tanto con questi due. Presi da soli o insieme, a digiuno o al bar, al naturale o mascherati, in buona e cattiva sorte, ecc. sono semplicemente adorabili entrambi. E sì, sono ritornata un po' indietro nel tempo, quando mi arrabbiavo o tifavo leggendo le FF dei romanzi che amavo.
Dialoghi brillanti ma non superficiali, simpatia a mille, il giusto tocco romantico che ci voleva.
Carino, carino.

Amarilli


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