Pensieri su "ALWAYS, IN DECEMBER" di Emily Stone
Every December, Josie posts a letter from her home in London to the parents she lost on Christmas night many years ago. Each year, she writes the same three words: Missing you, always. But this year, her annual trip to the postbox is knocked off course by a bicycle collision with a handsome stranger--a stranger who will change the course of Josie's life.
Josie always thought she was the only one who avoided the Christmas season, but this year, Max has his own reasons for doing the same--and coincidence leads them to spending the holiday together. Aglow with new love, Josie thinks this might be the start of something special.
Only for Max to disappear without saying goodbye.
Over the course of the next year, Max and Josie will find that fate continues to bring them together in places they'd never expect. New York City. Edinburgh. The quiet English countryside. And it turns out, Max had every reason to leave and every reason to stay. But what does fate hold for Josie and Max as Christmas approaches again?
ALWAYS, IN DECEMBER
Editore: Headline
Lingua: Inglese
416 pagine
Uscita: 14 ottobre 2021
Chi l’ha detto che i miracoli non esistono?
Josie detesta il Natale. A peggiorare il suo umore contribuiscono il fatto che Oliver, il ragazzo con cui ha appena rotto, sta uscendo con una sua collega e la sua coinquilina trascorrerà delle splendide vacanze all’estero. Le strade di Londra addobbate a festa, i negozi decorati e le gioiose musiche tintinnanti nell’aria le procurano tristezza. Senza contare che l’espressione di felicità stampata sulle facce di chi si appresta a riunirsi con la famiglia le ricorda quel terribile Natale in cui persero la vita i suoi genitori.
E così, ogni anno, invia loro una lettera con le stesse identiche parole: “Mi mancate”. Ma stavolta il suo viaggio rituale verso la cassetta delle lettere viene interrotto da un evento imprevisto: la bicicletta di Josie finisce contro un affascinante sconosciuto, Max.
Dopo qualche giorno di idillio, però, lui sparisce senza una parola...
*****
Quindi quest'anno l'ho scelto come lettura in lingua per il periodo in arrivo.
Pur non essendo lungo, ci ho messo parecchio a finirlo, e non tanto per un livello particolarmente difficoltoso d'inglese. In realtà, dopo poche pagine mi stancavo e passavo ad altro.
Quando sono arrivata al 30% e ho compreso che tutto il libro sarebbe proseguito con lo stesso tono monocorde e lentissimo, ho affrontato il resto soltanto come sfida "leggi almeno un libro in inglese al mese". Peraltro, so che esiste anche in italiano, ma ne starò lontana :)
Allora:
1) non è una lettura natalizia. Nel senso che inizia all'approssimarsi delle feste, ma scopriamo subito che è un periodo infausto per la protagonista, la quale (come recita la trama) ha perso i genitori proprio a causa di una festa di Natale. Questo fornisce già un'idea del clima allegro...
2) l'evento di cui sopra condiziona ogni singolo attimo di vita di Josie, nel senso di PROPRIO ogni singolo attimo di vita: capisco la tragedia, ma tenete presente che è stata allevata da due nonni giovani, affettuosi e benestanti; è cresciuta, ha studiato, sono passati decenni. Invece, il fidanzato la pianta e lei rimugina sul fatto che proprio in quel periodo, anni prima, ha perso i genitori, pedala in bicicletta e investe un tizio, perché stava piangendo, ripensando a quando anni prima aveva perso i genitori, ecc. Uno strazio e un'autocommiserazione così ripetuta da divenire snervante;
3) l'incontro con Max non è che cambi granché; Josie si lascia passare addosso tutto, non reagisce, la sua vita è influenzata da cosa dicono/suggeriscono gli altri;
4) i personaggi non trasmettono nulla, si perdono in lunghissimi dialoghi inutili, senza capo né coda, che non suscitano interesse o empatia.
Il finale è un sollievo, più che un singulto commovente.
In conclusione, l'unico libro ambientato a Natale capace di trasformare il lettore in un Grinch.
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