Pensieri su “Un duca sotto copertura” di Sabrina Jeffries (Duke Dinasty #4)
Insieme ai suoi fratellastri, Sheridan Wolfe, duca di Armitage, è determinato a risolvere una volta per tutte il mistero delle morti dei tre mariti della madre. Dopo aver stilato una rosa di sospetti, i figli della nobildonna si dividono il compito di raccogliere informazioni con discrezione. Sheridan deve così occuparsi di lady Eustace, madre di Vanessa Pryde. Da sempre innamorata di lui, la ragazza gli chiede di aiutarla a conquistare un celebre commediografo, con lo scopo di suscitare la sua gelosia. Suo malgrado, lui accetta di corteggiarla in pubblico pur di raggiungere il proprio obiettivo, ma non sa che questa vicinanza rischia di tramutarsi in una passione incandescente…
“Un duca sotto copertura”
Autrice: Sabrina Jeffries
Editore: Mondadori
Collana: I Romanzi – Passione 215
Uscita: agosto 2022
La serie ‘Duke Dinasty’:
1) DIVENTARE UNA DUCHESSA (Project Duchess)
2) LE INSIDIE DEL CUORE (The Bachelor)
3) UNA MOGLIE PER IL DUCA (Who Wants to Marry a Duke)
4) UN DUCA SOTTO COPERTURA (Undercover Duke)
Con questo volume arriviamo alla conclusione di una quadrilogia "ducale", vivace e divertente.
Non dico ducale a caso, giacché la duchessa madre, lady Lydia Fletcher, affascinante e amante della vita, è riuscita a impalmare non uno, ma ben tre duchi, generando con ciascuno almeno un erede. E ancora frequenta balli e ricevimenti, attirando complimenti e corteggiatori (e potenziali mariti numero quattro).
Nel frattempo, i suoi (inutile precisarlo, altrettanto bellissimi) figli iniziano a sposarsi, anche se un dubbio continua a serpeggiare tra loro: per quanto la sfortuna possa colpire e ricolpire, le tre vedovanze della madre forse non sono da attribuire solamente a una tragica congiuntura.
E così inizia il retroscena d'indagine che prosegue in parallelo alle varie storie d'amore.
Se nel primo volume era stato il maggiore, il severo duca di Greycourt, a capitolare, in seguito abbiamo visto le storie di Gwyn e del suo gemello Drake, il donnaiolo duca di Thornstock.
Con l'ultimo volume tocca a Sheridan, duca di Armitage, soprannominato anche Sheridan il Santo dai familiari, per il fatto di essere stato sempre riservato e impegnato a studiare da "duca", chiuso nel suo studio mentre fratelli e fratellastri si godevano i vantaggi del loro status.
A Sheridan viene affidato il compito di carpire informazioni da una lady che figura nell'elenco dei sospettati ed è così che, per procurarsi una scusa, si ritrova a frequentare la figlia di lei, la signorina Vanessa Pryde.
Quest'ultima, d'altra parte, ha sempre avuto un'infatuazione per il duca, ma per ingelosirlo ha pensato bene di fingere interesse per un drammaturgo di successo.
Quindi i due sono un po' travolti dalle rispettive bugie, non vogliono ammettere i loro reciproci sentimenti, subiscono la pressione di avere due madri ex-amiche e che si detestano. Non proprio una base promettente per sviluppare un rapporto.
In effetti, ne risulta una storia striminzita sotto l'aspetto romantico.
Rispetto al resto dei parenti, Sheridan è meno incisivo; inoltre, non sono una fanatica del tipo tranquillo in apparenza, ma stallone all'occasione (in veneto lo definiremmo "na bronsa cuerta", scintille celate sotto la cenere), subito pronto a eccitarsi in ogni dove.
Vanessa è già più simpatica e fa del suo meglio, ma non le viene riservato molto spazio.
Al contempo, la soluzione del mistero mi è parsa affrettata, dopo ben tre volumi di ricerche e sospetti.
Nel complesso, per me è un quasi quattro stelle, anche grazie agli inserimenti corali, giacché qui ritornano un po' tutti i personaggi a dar man forte e io apprezzo sempre il ritrovare le vecchie conoscenze.
Resta dunque una serie della Jeffries che consiglio.
N.B. Dubito che arriveranno in Italia ma, per chi come me ha apprezzato questa famiglia "allargata", segnalo ben due novelle a corredo: "A Perfect Match", dedicato al simpatico Lord Heywood, e "We Finally Kiss Good-Night", con protagonisti Flora Younger, l'amica di Vanessa, e Konrad Juncker, il drammaturgo amico di Thorn.
Nessun commento: