Pensieri su New Earth (Stardust #3) di Monica Lombardi

In un futuro dove l’umanità è divisa in due razze, la cui convivenza pacifica sembra un miraggio in cui pochi credono, il gruppo di ribelli noto come New Earth lotta per salvare un mondo malato, spaccato in due. Nella convinzione che il genere umano possa sopravvivere solo se le sue due metà saranno riunite. 
Nathan Roscoe non lotta solo per questo, ma anche per salvare suo figlio e per il diritto della sua famiglia di esistere.

Viktor Zahn, il nemico di sempre, lotta invece per la droga più antica: il potere. Per averlo deve distruggere anche chi si è rifugiato nel passato per trovare nuovi alleati.
Vecchia Era e Nuova Era, due tempi che corrono su binari paralleli uniti dai Portali, luoghi antichi che l’umanità del futuro ha imparato a utilizzare.

Lo Stardust è un ponte tra presente e futuro. Può allontanare, può temporaneamente dividere, ma non può distruggere i legami che uniscono due famiglie destinate a cambiare, un’altra volta, il destino dell’umanità. Non può separare chi si è scelto per un amore che rifiuta ogni ostacolo, che non conosce divisioni di razza o di tempo.

Editore: Emma Books
Titolo: New Earth (Stardust #3)
Autore: Monica Lombardi
Collana: Shadow
Prezzo: €4,99 – in tutte le librerie digitali


«Ti seguirei ovunque» replicò lui. 

E, nel momento in cui lo disse, capì che si trattava di una verità semplice, assoluta. 
Un po’ come dire “Non riesco a svegliarmi senza il caffè, al mattino”. 

Eccoci finalmente arrivati all’episodio conclusivo di STARDUST.
Se volete fare un breve ripasso dell’intera seria, potete trovare sinossi e pensieri qui: http://www.sognipensieriparole.com/2018/04/speciale-saga-scifi-timetravel-romance.html


Stavolta sono stata tempestiva con l’uscita, ma esprimere le mie sensazioni rispetto alla lettura mi risulta parecchio difficile, perché in pratica non si può gioire per qualcosa o sottolineare altro, senza fare spoiler o gettare allarmi in chi non ha ancora iniziato. 

Mi limiterò quindi a rendere conto dei vari sentimenti generali che mi hanno accompagnata sino alla parola “fine”: ansia, confusione, soddisfazione (temporanea), poi ancora ansia, e infine molta soddisfazione insieme a un forte prurito alle mani. 
Sì, perché man mano che si procedeva non vedevo sviluppi circa un personaggio che mi intrigava molto e che speravo di conoscere meglio. Invece… nada, rimandato al futuro prossimo (si spera), con mio grande dispiacere. 
Ecco, tanti saltelli avanti e indietro nel tempo, e ho conservato la speranza sino all’ultimo, per ritrovarmi solo un pugno di sabbia tra le mani, e uno di quegli epiloghi fatti apposta per tirar fuori la furia che c’è in noi. Con il forte desiderio di strozzare (affettuosamente) l'autrice.

Nel complesso, mi azzardo a dire che questo capitolo, una volta che ci siamo abituati alle due ere, alle due razze e alle loro caratteristiche (telepatia agli uni, empatia agli altri), ai sangue misto, ai Pacificatori e ai Viaggiatori, eccetera, e una volta che sappiamo abilmente riconoscere i vari personaggi (anche senza mappa in mano, ormai!), resterà nella mia mente come quello più strettamente romance/passionale: i nostri eroi hanno agito, pianificato, complottato, tradito e adesso raccolgono i frutti di anni di lotte e rivalità. 
Ciascuno raggiunge finalmente lo scopo che si era prefisso, si ricongiunge a chi aveva perduto, oppure lascia situazioni che non poteva più accettare. 
[notare quando sono brava nell’evitare spoiler: dico e non dico, no??…] 

Lei che pensava di non avere più un padre, che non ricordava di essere mai stata abbracciata dalla madre. 
Trovarsi così, stretta a lui. 
Fu come se si fosse spalancata una porta su una radura piena di sole e colori, un luogo meraviglioso e caldo in cui non era mai stata prima. 
«Per che cosa?» 
Glielo chiese con la mente, perché la gola era stretta da un’emozione mai provata. 
«Per tutto.» 
Una carezza, quella voce nella sua mente. Una dolcezza che non ricordava. 
Suo padre si allontanò appena da lei, abbastanza da poterla guardare negli occhi. 
«Soprattutto, mi dispiace di non esserci stato» sussurrò. 
«Ti voglio bene.» 
Le parole lasciarono la sua mente prima che lei potesse anche solo pensare di filtrarle. E, insieme a loro, dagli occhi scivolarono due lacrime. Perché erano parole che non aveva mai detto a nessuno, in tutta la sua vita. 


Quindi evviva per unioni d’amore e riappacificazioni familiari. 
Ma anche tanta tristezza e miseria per chi, alla fine, si ritrova nel lato sbagliato della lotta, rimanendo comunque perdente. 
Un romanzo corale come i precedenti, dove sempre colpisce la capacità dell’autrice di tenere e serrare le fila, senza errori o sbavature. 
Un romanzo pieno di speranza, dove il futuro è fatto di tanti tasselli, dove ciascun tassello è fatto dai singoli, e dove ogni singolo ha la propria identità. 
Mi ripeto, ma davvero non c’è un personaggio che sia uguale all’altro. E anche questa è bravura.

Se ne avete l'opportunità, utilizzate la playlist consigliata. Sottofondo formidabile e piacere della lettura amplificato.

Era come se i loro due corpi stessero parlando senza sforzo la stessa lingua, 
come se avessero studiato lo stesso copione. 
Solo che non c’era niente di studiato o preparato in quello che stava accadendo.

Amarilli

4 commenti:

  1. Grazie Amarilli! Sono felice che tu mi abbia seguito fino a qui e che ti sia goduta il viaggio! Per quanto riguarda quel personaggio lì, ha ancora così tanto da dire che si merita un ruolo di primo piano in una storia "dodici anni dopo" (sì, un po' come i Tre Moschettieri, che poi tre non erano :P ) che ho in testa e nel cuore.
    Un abbraccio!

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    1. Felice di sentirlo, Monica!!! Non vedo l'ora di continuare il viaggio :))))

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  2. L'ho iniziato! Ansiaaaaaaa

    PS bravissima a non far spoiler!

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