Pensieri su “Proteggi il mio cuore” di Nicole Jacquelyn

Kate è stata a lungo innamorata di Shane, un ragazzo affidato ai suoi zii insieme al quale è cresciuta, ma la passione si è interrotta quando Shane ha sposato Rachel, una sua compagna di college. 

Dal matrimonio sono nati tre figli e Rachel ora ne aspetta un quarto, confortata dall’aiuto dell’amica che passa molto tempo in casa loro, trascurando la sua stessa vita, mentre Shane, militare di professione, è via per lunghi mesi. 

Tutto viene però turbato dall’improvvisa morte di Rachel, che rimane vittima di un incidente: rimasti soli col loro passato e con un presente non meno difficile, Kate e Shane si trovano così a dover fare i conti con le regole dell’amore…

PROTEGGI IL MIO CUORE (Unbreak my Heart) è la prima opera di Nicole Jacquelyn, affermata autrice di numerosi romanzi contemporanei, pubblicata nella collana I Romanzi.
Si tratta del primo romanzo della serie “Fostering Love”.
La serie proseguirà con “Change of Heart”, di prossima pubblicazione.

Titolo: Proteggi il mio cuore
Autore: Nicole Jacquelyn 
Editore: Mondadori
Collana: I Romanzi – Emozioni n. 57
Uscita: aprile 2018



Romance Contemporaneo 
2 stelline


Meh. Detto in soldoni: la soluzione al crollo delle nascite non è farne fare una valanga a due idioti...

Una lettura che definire avvilente è poco. 
Ho davvero riflettuto prima di formulare un'opinione, e infatti il mio è un giudizio a freddo (ripulito dall'arrabbiatura che avevo appena chiuso il libro), ma non saprei cosa trovare di positivo.

**possibili spoiler**

Il lui di turno è insignificante: non posso neppure dire che all'inizio fosse almeno un bastardo in grado di suscitare emozioni. Manco che manco.
Trattasi di militare che va in missione, torna, tromba e riparte.
Così per anni interi (anni!), fintanto che la moglie scodella tre figli e attende il quarto.
Lasciamo perdere che - se tanto mi da tanto - lui ha uno stipendio da militare, la moglie non lavora ed è spesso incinta, i parenti sono lontani. Shane non si pone mai il problema di come la moglie sia riuscita barcamenarsi in tutti quegli anni, sempre sola.
Fino a che rivede un'amica di infanzia, pseudo-parente (tra adozioni e affidi...) e scatta in lui la scintilla: ma deve farsi forza, non può trombarsi pure quella.
E qui ho riassunto la pasta del nostro Eroe.

Ma il destino cala la mannaia: la moglie diparte, lui resta solo con 4 bambini e deve pure lui ripartire (in missione).
Ora, uno pensa: ecco, messo alle strette, Shane passa al livello successivo di gioco, matura, si assume le proprie responsabilità. Manco che manco.

Scopriamo che negli anni di lontanza la famiglia aveva in realtà beneficiato di una tata ufficiosa e pure in nero. Una tizia che, ex-innamorata di lui, ha praticamente rinunciato a farsi una vita, lavorare sul serio, realizzarsi in modo autonomo, per fare l'amica, la dama di compagnia e la surrogata di genitore in assenza di Shane.
Il neovedovo Shane le dimostra gratitudine? Il poveraccio non ci arriva, ma anche se avesse voluto farlo, non ne ha il tempo: la tizia, incollata come una cozza alla famiglia, non si schioda mica. Gli tiene i figli (sempre gratis), gli tiene su la casa, e quando lui si ubriaca e va a piangere da solo il giorno dell'anniversario, gli piomba in stanza e gli risolve l'ultimo bisogno fisico rimasto (e ragazzi: stiamo parlando di una che stava sempre dietro ai figli altrui e andava in giro sciatta e in tuta, però aveva avuto il tempo di farsi gli anellini ai capezzoli... come resistere?)

Ora: vanno a letto (per caso), lei rimane incinta (per caso), lei non lascia più il nucleo a cui si è INCOLLATA per anni. E la medesima si rattrista perchè sulle prime Shane non comprende e cerca di riprendere un po' d'aria.
Ma dai?????

Sono arrivata in fondo, perchè volevo vedere dove si sarebbe spinta l'autrice, ma è stata un'assurdità dietro l'altra, da far cascare le braccia. E così inverosimile: cinque figli da crescere, lei precaria se non disoccupata, lui sempre con la sacca dell'esercito pronta? Un dubbio sul futuro, una piccola preoccupazione? Manco che manco.
Tanto mica bisogna inventarsi nulla.
Quando lui le chiede di tornare e di accollarsi di nuovo gratis il ruolo di colf, babysitter e scaldaletto, e la sua scelta viene scambiata per VERO AMORE, io mi sono davvero fatta una gran risata.

Amarilli

1 commento:

  1. sto ancora ridendo e mi sarebbe piaciuta la tua opinione a caldo. Ho sentito parlare un gran bene di questo libro, di lacrime e sofferenza, ma credo che dopotutto stavolta passerò

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