Intervista ad Amabile Giusti, autrice del romanzo Cuore Nero

E dopo il mio pensiero e il giveaway ancora incorso su questo romanzo che tanto mi ha fatta sognare, poteva mancare una bella intervista all'autrice del capolavoro "Cuore Nero" Amabile Giusti?
Assolutamente no. E con immenso piacere ed onore voglio regalarvi oggi le sue belle parole.


Prima di iniziare volevo ringraziare di cuore per la disponibilità la cara Amabile Giusti.
Grazie mille: questo è un bellissimo regalo che ha offerto a me ed a chi mi segue. 

Ciao Amabile! Grazie per dedicarci un pò del tuo tempo. Non sto nella pelle, per cui vado subito al sodo.
Ormai sei famosa e ti conoscono in tanti, ma ti andrebbe lo stesso di presentarti ai miei lettori? Parlaci un po’ di te...
Ciao Stefania e grazie per la tua ospitalità. “Famosa” è una parola grossa, che mi fa sorridere. Diciamo che sono meno sconosciuta di prima. Cosa dirti di me? Sono una quarantenne che ama scrivere fin da quando pensava ai quarant’anni come a una soglia di estrema vecchiezza. Sono un’ipersensibile, una persona molto empatica, di quelle che sentono le emozioni degli altri, che le indovinano, che le vivono come se fossero le proprie. Sono un avvocato senza piedi per terra, dunque non esattamente un principe del foro, perché per questa professione occorre un discreto muso duro e pochi sogni. 
Sono una che si rifugia nelle parole per scappare dalla realtà quando la realtà diventa troppo faticosa. Allora mi tuffo nella mia campana di vetro, e in quel momento mi accorgo che la fuga non è servita a molto perché i miei personaggi sono creature che soffrono, che amano e perdono, che vivono e muoiono, e non potrei renderli in modo realistico se non mi camminassero fin dentro l’anima. 
Insomma, sono una strana, musona, timida, una che vive ogni emozione con l’eco, e che ama scrivere come fosse respiro.

Come è nata l'idea di scrivere questo splendido romanzo?
Come ho già avuto occasione di raccontare, è nata dalla scoperta, in quel di Palmi, della casa poi ribattezzata Villa dell’Agave. Esiste realmente e aveva tutte le caratteristiche per fungere da location di una storia con brivido. Da lì si è dipanata la trama. Casa sinistra, personaggi sinistri. Vampiri? Forse….e via dicendo…

C'è un autore o un libro in particolare che ti ha ispirata?
Se ti riferisci alla scrittura di Cuore nero, no, non mi sono ispirata ad alcuno. Per quanto possa apparire nella migliore delle ipotesi strano e nella peggiore presuntuoso, non sono una fervida lettrice del genere urban-fantasy con vampiri. La mia formazione in generale si è pasciuta di classici, sia romanzi per ragazzi che testi più adulti. Inoltre sono una divoratrice di gialli anglosassoni degli anni 30 e fumetti giapponesi.

Dove e quando scrivi solitamente?
Quando l’ispirazione mi agguanta scrivo a qualsiasi ora. Ma sempre nel mio studio, altrove mi sentirei spaesata. Il luogo ideale è la mia scrivania, il mio pc, e il silenzio.

Chi ti è stato vicino e ti ha incoraggiata in questo percorso?
Mi sono incoraggiata da sola in principio. O meglio, non mi sono scoraggiata. Diciamo che ho continuato a scrivere, per me stessa, per anni, senza far leggere le mie storie a nessuno. Solo perché mi faceva piacere, perché mi rendeva felice. Non pensavo alla pubblicazione o a qualcosa del genere. Pensavo soltanto al puro piacere di creare. Via via ho osato, ho fatto leggere qualche storia a qualche persona, e mi sono fatta convincere ad affacciarmi al mondo.

Hai ambientato il tuo romanzo nella bella Palmi, restando fedele alla sua immagine. Anche i personaggi ricordano qualche abitante di Palmi nell'aspetto fisico o nel carattere? o sono frutto della tua fantasia?
In verità no, l’ambientazione è tanto reale, quanto i personaggi assolutamente inventati, nel senso che non mi sono ispirata a nessuno. Certo, è inevitabile conservare dentro di sé qualche caratteristica rubata a questa o quella persona incontrate nella propria vita, ma non c’è nessun personaggio che corrisponda a un abitante di Palmi. 
Aggiungo, senza vena polemica, che Palmi non è che abbia tratto gran piacere dal mio omaggio alla sua bellezza. Ti sembrerà paradossale, ma sono state davvero poche le persone che hanno letto il libro nella città in cui vivo. Da tutta Italia mi arrivano commenti di ogni tipo, positivi, negativi, dubbiosi, ma da Palmi il quasi totale silenzio. Forse c’è una tale abitudine a sentirsi raccontare solo in termini di mafia e problemi, che una storia diversa, giovane, leggera, fantastica, in cui non siano presenti Don Tizio e Mastro Caio, destabilizza. Non che mi aspettassi ovazioni, ma neanche la pressoché totale indifferenza.

Che peccato... 
Come molti, anche io ho apprezzato la copertina del tuo libro. Ci sai dire qualcosa di più sulla scelta?
Non l’ho scelta io, ma l’art director della casa editrice. Comunque mi è subito piaciuta. E’ dolce e sensuale. I visi non si vedono, così ognuno può immaginare i volti dei protagonisti. 

Concordo pienamente!
Sicuramente sarai affezionata a tutti i personaggi. Ce ne è uno in particolare che ti sta più a cuore?
Se devo sceglierne uno solo ti dico Teo. Non è l’unico, io li adoro tutti: Max, Lina, Lisa, Giulia naturalmente, Paolo, ma Teo simboleggia il mio amore per gli animali.

Tenero Teo!
Come è nata la tua passione per la scrittura e la lettura?
Non si sa mai bene come nascono le passioni. Forse nascono con noi, nel ventre materno, e si manifestano quando cominciamo a crescere e capire. Ho scritto da quando ho imparato a scrivere, e prima ancora inventavo. Ho letto da quando ho imparato a leggere, e prima ancora fantasticavo, vedevo mia madre leggere, e sognavo di poterlo fare anch’io un giorno, immersa come lei in storie e vite di altri. 

Se potessi associare una colonna sonora a Cuore Nero, a quale penseresti?
A nessuna, sinceramente, sarà che preferisco scrivere nel silenzio, coi rumori della vita in sottofondo: la natura, qualche auto di passaggio, le voci dei bambini, l’abbaio dei cani, ma nessuno che mi canti addosso. Altrimenti mi confondo e mi deconcentro. Ogni tanto ascolto qualcosa, ma mai come stabile complemento. Quando Giulia ascolta “Per accompagnarti” di Gian Maria Testa, è perché in quel momento lo stavo eccezionalmente ascoltando anch’io. Mi piacerebbe, in verità, che qualcuno mi suggerisse una colonna sonora da abbinare alla storia.

C'è qualcuno che vuole provare a proporre?
Ed ora la fatidica domanda che tutti ti pongono: progetti un seguito?
Il progetto c’è, e ho anche cominciato a scrivere qualche pagina, ma l’ispirazione è ondivaga. Non vorrei rovinare un epilogo che, per quanto detestato da molti, a me piaceva. D’altro canto mi ha fatto molto male, quindi la voglia di continuare c’è. Vedremo.

Siamo con te Amabile!
Hai avuto un'idea bellissima. I diritti d'autore andranno devoluti al Rifugio "I fratelli Minori" della Lida di Olbia. Un rifugio per animali abbandonati. Da qui capiamo che ami molto gli animali e soprattutto i cani. Anche io adoro gli animali e il Blog sostiene il Gattile di Caravaggio. Perciò, vista la passione in comune, sono curiosa. Come si chiama il tuo amico a quattro zampe? Ci vuoi parlare di lui?
Ho due cani, e li amo come figli. Se potessi, ne adotterei dieci. Purtroppo al momento non posso, ma spero che un giorno questo mio sogno si avveri. I miei diritti d’autore andranno alla Lida di Olbia, un rifugio esemplarmente ospitale, fatto di persone generose, che si nutrono di amore e sacrificio, di dedizione e solidarietà. Ma fatto soprattutto di piccoli cuori in batuffoli pelosi, bisognosi, dolcissimi. 
Se soltanto ci guardassimo intorno, ci accorgeremmo di quanto possiamo fare per loro, anche con poco. Aiutare i più deboli e indifesi ci rende umani, altrimenti siamo solo scorze che camminano, corrono corrono e non arrivano da nessuna parte.

Parole sante!
Che dire? Ci hai fatto un bellissimo regalo di Natale anticipato. 
Sei una persona squisita e  fantastica. 
Sono davvero felice che tu sia stata ospite da me. Ti ringrazio ancora tantissimo e oltre ad augurarti un Lieto Natale, ti faccio a nome mio e di tutti i lettori un grosso in bocca al lupo per il futuro! 
A presto!

2 commenti:

  1. Complimenti, davvero una gran bella intervista!
    Ora, non mi resta che leggere il libro!

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  2. Grazie simo! È Amabile che è un'autrice speciale!

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