Pensieri su "Allegra dei Cipressi Bianchi" di Mathilda Blake
Allegra è sempre stata la più irriverente delle sorelle dei Cipressi Bianchi. Dopo un matrimonio riparatore e la morte del marito, è ricchissima e finalmente libera di seguire ogni capriccio. Primo obiettivo: salvare la tenuta di famiglia. Come? Fingendosi il padre defunto per trattare con un produttore americano. Ma Declan Dale arriva in Toscana e la smaschera subito. Poco male: Allegra decide di sedurlo… e Dale rilancia con le stesse armi. Inizia così un gioco sensuale e pungente, fatto di sfide e provocazioni, in cui nessuno vuole cedere. Ma quando la passione si fa più profonda, e dal passato riappare l’unico uomo che Allegra abbia mai davvero amato, capire chi conduce il gioco diventa molto, molto più complicato…
Titolo: Allegra dei Cipressi Bianchi
Autrice: Mathilda Blake
Editore: Mondadori
Collana: I Romanzi – Passione 250
Ambientazione: Toscana , 1899
Uscita: agosto 2025
LA TRILOGIA DEI CIPRESSI BIANCHI
1) Aurora dei Cipressi Bianchi
2) Azzurra dei Cipressi Bianchi
3) Allegra dei Cipressi Bianchi
Dopo Aurora e Azzurra, siamo giunti al volume conclusivo della trilogia dedicata alle figlie del vecchio conte, ereditiere della tenuta dei Cipressi Bianchi.
Allegra, la primogenita, è sempre stata altera e scontrosa (quando si dice il nome...).
Per sottrarsi a uno scandalo, è stata data in sposa a un marito vecchio e non amato e, ora che è tornata, vuole dare il proprio contributo come le sorelle: per questo, prova a inserirsi nel commercio del mangime per bovini e importando prodotti di qualità dall'estero.
Purtroppo, il suo primo tentativo è subito un insuccesso, perché il venditore americano fa saltare l'accordo, quando scopre che è una donna (e gli ha mentito, spacciandosi per il padre defunto).
Da lì è un intreccio di bugie, recriminazioni, accuse dal passato e tentativi di seduzione, passando per la scoperta che neanche Declan è un santarellino.
Parto dagli elementi positivi, e cito senza esitare l'ambientazione della tenuta e l'affetto che lega le sorelle e la gente che ci vive, sentimenti di unione e protezione reciproca che fanno sentire anche il lettore come se fosse a casa. D'altronde, dopo le precedenti avventure abbiamo imparato a conoscere bene le figlie del conte e le peculiarità di ciascuna.
Come gusto personale, questo terzo capitolo è in realtà quello che mi ha convinto meno, sia come tipologia di coppia, che come storia in sé.
Ho avuto l'impressione che questo fosse un romanzo che dovesse essere comunque scritto, anche se forse mancava un'idea forte alla base: in questo senso, ho trovato poco credibile il motivo per cui un Declan Dale dovesse prendersi la briga di venire in Val d'Orcia soltanto per porgere le proprie lamentele (perché mai, poi? Siamo a fine '800, le donne non avevano libero accesso a professioni e commercio, ed era abbastanza ovvio che, per fare affari, si cercasse lo "schermo" del nome di un parente), così come risulta piuttosto repentino il passaggio dalla fase di "odio" a quella di infatuazione.
Forse per un mio pregiudizio iniziale, Allegra non è riuscita a ispirarmi simpatia come le sue sorelle, e l'innamoramento non mi ha trasmesso la solita tensione frizzante.
In ogni caso, volendo dare un giudizio complessivo all'intera trilogia, non posso che consigliarla: si tratta di una saga familiare e corale da tenere presente, ricca e sfaccettata nelle vicende, con luoghi nostrani e un bel pezzo dell'Italia passata.
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