Pensieri su "Il sortilegio del trono di quercia" di K.A. Linde

 
Dopo quanto ha saputo, Kierse McKenna è determinata a scoprire la verità sul suo passato. Così, in cambio di alcune informazioni, accetta un lavoro all’apparenza semplice: il furto di un bracciale di fattura goblin alla Regina delle Ninfe, nel suo palazzo. Qualcosa, però, va storto e la ragazza si trova a violare il patto tra uomini e mostri. Di nuovo. In suo soccorso, arriva Graves, colui che l’ha intrappolata, tradita e abbandonata a sé stessa. È il cattivo della storia, un mostro vestito di fascino e ombre. Incarna tutto ciò che Kierse non dovrebbe desiderare, e che tuttavia brama con tutto il cuore. Graves le offre il suo aiuto, ma, come suo solito, non fa nulla senza avere un tornaconto personale. E, infatti, propone alla sua ladruncola preferita una missione letale. Se Kierse accetterà, si troverà a fronteggiare i mostri più potenti in circolazione, incluso il nemico giurato di Graves: il Re Quercia. E questo per impossessarsi di un artefatto antico, che solo unendo le forze i due potranno recuperare. Kierse si trova dunque a un bivio: fidarsi del mostro che l’ha già messa in pericolo oppure voltargli le spalle senza guardarsi indietro? Scelta ardua, quando il mostro in questione è davvero irresistibile...


Titolo: Il sortilegio del trono di quercia
Autrice: K.A. Linde
The Oak and Holly Cycle #2
Editore: Newton Comptob
Pagine 659
Uscita: 17 giugno 2025

LA SERIE "The Oak and Holly Cycle"
1) The Wren in the Holly Library
2) The Robin on the Oak Throne




«A quale prezzo?»
«Dev'esserci un prezzo tra noi?», chiese lui quasi con dolcezza. 
Per un secondo sembrò sincero.


Questo è uno dei casi (invero, non così rari) per cui il seguito si rivela addirittura migliore del primo.

In effetti, l'inizio delle avventure di Kierse in una New York ridisegnata, dalle guerre tra umanità e creature soprannaturali, era stato avvincente, ma aveva anche risentito della necessità di introdurre i molteplici personaggi e, soprattutto, gli elementi del folclore celtico per comprendere il tema alla base della saga (il cerchio infinito della natura, e quindi estate e inverno, quercia e agrifoglio, luce e ombra, ecc.).
E poi c'era il rapporto tra Kierse e Graves, ladra e committente, allieva e insegnante. Finito in modo brusco e burrascoso.

Si ricomincia qualche tempo dopo, in un altro continente e con un nuovo furto. 
E le emozioni ripartono, perché la trama sembra quasi un Ocean's Eleven in salsa paranormal, con lupi, vampiri e mostri vari, e Graves perfettamente calato nei panni di un elegante George Clooney (la cifra stilistica di Graves è il total black, a proposito).

Inutile dire che Kierse è nel suo ambiente naturale, come ladra di manufatti magici, e riesce anche a raccogliere nuovi indizi sulle propri origini oscure, sui propri poteri e su ulteriori pericoli che la riguardano da vicino. Tutti ottimi motivi per fare fronte comune con il suo mostro, un dio dell'inverno che non teme di combattere in piena estate.

Unico neo: non è una dilogia, come credevo. C'è già un terzo volume annunciato.

Nessun commento:

Powered by Blogger.