Riprendiamo una saga #fantasy: THE WITCHLANDS di Susan Dennard - WITCHSHADOW

 


Iseult è riuscita a trovare Safi, sua Sorella di Filo, ma presto hanno dovuto separarsi di nuovo: per restare viva Iseult deve infatti abbandonare Cartorra e l'amica appena ritrovata. Ha un piano per portare in salvo anche lei, ma per metterlo in atto dovrà fare appello a una magia più pericolosa di qualunque cosa abbia mai affrontato. Nel frattempo, lo Stregone del Sangue Aeduan è assalito da forze che non riesce a comprendere mentre Vivia, la legittima regina di Nubrevna, si ritrova senza corona e senza casa. Malvagi che si credeva vivessero solo nelle antiche leggende si stanno risvegliando in tutte le Lande Stregate: solo il mitico Cahr Awen potrebbe fermare il conflitto che dilaga. Spetta a Iseult abbracciarne il potere e salvare la propria terra. Ma prima deve decidere in quale parte dell'ombra si svolgerà il suo destino.

Susan Dennard
Titolo: Witchshadow
Saga: The Witchlands #4
Editore: Mondadori
pagine 612
Uscita: 5 marzo 2024



Ed eccomi al quarto volume, che è poi una delle ragioni per la rilettura totale della serie, in vista dell'atteso quinto capitolo.
Vi dirò: ho iniziato il volume con una certa inquietudine, perché l'avevo in libreria da quasi un anno e le recensioni che gli altri avevano fatto, nel frattempo, mi avevano un po' spaventata.

Ce n'era motivo? In parte sì, in parte no.
Sicuramente, anche per è stato sinora il volume meno performante della serie. Venendo da tre volumi dove la narrazione va a rotta di collo, qui qualcosa si spezza, con tempi dilatati e tanti flash back.
La struttura è la parte più debole, in effetti. Ho detto spesso che il primo volume partiva in media res, dando per scontato tanti episodi di Safi e Iseult (la loro infanzia, il loro addestramento) che vengono pian piano ripresi in seguito; qui la Dennard fa un po' lo stesso, c'è una sorta di crasi tra terzo e quarto volume.
Avevamo lasciato i nostri sparsi sulla mappa, ma li ritroviamo da tutt'altra parte, in condizioni totalmente diverse, e con una serie di fatti nel mezzo di cui non sappiamo nulla.
Pian piano si salta indietro e i lembi tranciati si ricuciono, ma ammetto che è un po' destabilizzante.

Dal punto di vista della soddisfazione, c'è poco Iseult/Aeduan (anzi, i due danno vita a un mordi e fuggi tormentato tirato un po' per le lunghe), ma c'è molta Safi/Leopold (con il principe che continua a essere particolarmente ambiguo). C'è qualche passo avanti e si rischiara la situazione dei Paladini rinati (chi sono/chi non sono), però con seicento pagine speravo di portare a casa molto di più.
Molto interessante la parte sugli Scissi e sul telaio.

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