Pensieri su "Bonesmith" di Nicki Pau Preto

 


Nei Domini, i morti continuano a muoversi tra i vivi, fino a quando un forgiaossa tronca il legame tra lo spirito e i suoi resti mortali. Per la giovane forgiaossa Wren, diventare valkir – una guerriera che combatte i non-morti – è il modo per rafforzare la sua posizione all’interno della nobile Casata delle Ossa e attirare l’attenzione del padre troppo assente. Ma quando la sua prova viene sabotata con l’inganno, la ragazza viene bandita e mandata alla Muraglia di Confine, l’estrema linea di difesa prima della terra di nessuno, la Breccia, dove i nonmorti vagano incontrollati. Determinata a riconquistarsi il rispetto della sua famiglia e dimostrare di essere una guerriera, Wren si getta nell’impresa di salvare il principe della Casata dell’Oro, rapito e portato nelle Terre della Breccia. Sarà però costretta a fare squadra suo malgrado con uno dei rapitori – Julian, un violento forgiaferro, appartenente alla casata esiliata che ha dato origine alla Breccia e nemica giurata della Casata delle Ossa. Durante il viaggio, Wren e Julian combattono l’uno contro l’altro tanto quanto contro i non-morti, ma quando scoprono che dietro il rapimento c’è più di quanto entrambi sapessero, capiscono di doversi unire contro il vero pericolo: l’oscura alleanza che sta tramando tra i vivi e i non-morti…

Bonesmith 
di Nicki Pau Preto
Editore: Rizzoli
Pagine 432
Uscita: 4 giugno 2024



La morte è tanto certa quanto l’alba, e come si leverà un nuovo giorno, 
così si leveranno nuovi morti. 
E noi saremo lì. A cercare. A combattere. A liberare. 
Perché i vivi possano prosperare. E i morti possano riposare in pace.


Pur essendo uscito da oltre un semestre da noi, mi sono accorta di questo romanzo soltanto vedendo alcune classifiche dei libri pubblicate da altri lettori a fine anno; questo per dare l'idea di come fosse un titolo per me sconosciuto e di come abbia iniziato la lettura del tutto al buio.

Caspita, mi è piaciuto tanto, in modo sorprendente; è uno YA, primo di una dilogia a tema fantasy paranormal/gotico, con innegabili strizzate d'occhio a Game of Thrones (per via della Barriera e delle varie Casate in lotta), ma pieno di brio, di azione e scene divertenti, pur essendo pieno di non morti e spettri.

Immaginate una protagonista tosta, la figlia bastarda di una casata bastarda nell'animo, quella delle Ossa, da tempo specializzata nello spezzare il collegamento tra corpi e spiriti, e che consente ai defunti di trasformarsi in tanti non-morti in movimento, con vari gradi di pericolosità fino ai temuti Revenant.
E immaginate che la protagonista deluda talmente le aspettative, oltre al già gravoso carico di pregiudizi che si porta dietro, da essere spedita alla Muraglia, un'imponente struttura che funge da estremo baluardo tra le terre civilizzate e quelle maledette per colpa della Casata del Ferro, dove una voragine sputa fuori non morti come una catena di montaggio.
Se all'inizio Wren è delusa e rassegnata, ben presto coglie la sua occasione. Perchè oltre il confine l'aspettano principi, banditi, nemici fantasma, regine malvagie e cavalieri fascinosi in cerca di riscatto.

Non sarà un capolavoro, ma mi sono divertita, ho fatto il tifo per Wren la forgiatrice d'ossa, e ho trovato più di un colpo di scena azzeccato.
Bonus: worldbuilding originale e accattivante.


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