Pensieri su “Non sono una principessa!” di Laura Lee Guhrke (Guilty #4)

Figlia illegittima di un principe italiano e di una cortigiana, Lucia è una fanciulla scapestrata. Nonostante le scuole e i conventi in cui è stata relegata per buona parte della vita, infatti, è sempre stata al centro di scandali e fughe. 

Esasperato dal suo comportamento, il padre è ora deciso a farla convolare a giuste nozze e incarica sir Ian Moore, coscienzioso diplomatico inglese, di sceglierle il marito adatto. Per tornare al più presto ai suoi impegni, Ian applica le sottili arti della diplomazia al campo dei matrimoni, ma nessuno dei candidati sembra tenere testa al carattere della ragazza. 

E intanto tra i due nasce una complicità che da subito ha instillato nei loro cuori il germe dell’amore…

Con NON SONO UNA PRINCIPESSA! (She’s No Princess) si conclude la serie “Guilty”.
I precedenti romanzi della serie, UN AMORE PROIBITO (Guilty Pleasures), OGNI SUO BACIO (His Every Kiss) e TALAMO PROIBITO (The Marriage Bed), sono già stati pubblicati nella collana I Romanzi Oro – nr. 190, 195 e 199 rispettivamente.


Titolo: “Non sono una principessa!”
Autore: Laura Lee Guhrke
Editore: Mondadori
Collana: I Romanzi – Oro 203
Uscita: Novembre 2013




Il quarto volume della serie "Guilty" si è rivelato alla fine il migliore.
Finalmente passione, sentimenti veri, un certo brio nella trama.

Una non-principessa (figlia illegittima di un principe, elevata agli onori della buona società soltanto come pedina politica) ventenne e un funzionario inglese 35enne, molto più vecchio, esperto, rigoroso, freddo e determinato.
Eppure di fronte all'impetuosa giovinezza di Lucia (con il correlato bagaglio di dispetti, capricci, ingenuità, solitudine, contraddizioni e tristezza) anche l'uomo più rigoroso va in pezzi.
Molto bella l'idea di far "parlare" gli occhi di Ian: di descriverli talvolta spenti, talvolta impassibili, talvolta rabbiosi e brucianti di un fuoco che lui cerca in tutti i modi di contenere.
Non è un eroe gentile, tutto sommato si comporta peggio degli squali da cui doveva difendere la sua principessa. Ma è umano. E paga pegno.
La Guhrke non lo giustifica, non lo salva, lo mette a nudo descrivendolo senza troppi giudizi.
Anche questo mi è piaciuto molto.
E poi ci sono vari momenti divertenti, dati soprattutto dai vari tentativi dei corteggiatori di carpire la manina della bella spregiudicata e ribelle dama italiana.

Ho fatto bene a leggere tutta la serie: per chi è curiosa sui collegamenti, Ian è il fratello "perfetto" di Dylan Moore, e tornano sia lui che i duchi di Trenmore.

Amarilli

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