Pensieri su "IL RE MALVAGIO" di Holly Black

Devi essere abbastanza forte da colpire e colpire e colpire ancora senza stancarti.
Le piaceva la sua rabbia, il suo fuoco. La rabbia era sempre meglio della paura. Sempre meglio che ricordarsi di essere una mortale che viveva in mezzo ai mostri.


Per tenere al sicuro il fratello più piccolo, Jude è stata costretta a legare a sé Cardan, il re malvagio, mettendogli a disposizione, in cambio, il proprio potere, indispensabile per mantenere saldo il trono.

Ma per la ragazza la convivenza con lui non è affatto semplice, visto che alla già difficile situazione della corte, dove le alleanze sono tutto tranne che stabili, si somma l’estrema imprevedibilità di Cardan. Quest’ultimo, infatti, incapace di liberarsi della fascinazione che prova per Jude, fa di tutto per umiliarla e comprometterne la credibilità.

Inoltre, qualcuno di molto vicino alla ragazza sta per tradirla, minacciando la sua vita e quella di chiunque lei ami.
Venuta a conoscenza del pericolo imminente, Jude, sempre in lotta coi suoi sentimenti per Cardan, si lancia alla ricerca del traditore…

Autore: Holly Black
Titolo: Il re Malvagio
Editore: Mondadori
ISBN: 9788804713265
276 pagine
Uscita: 24 settembre 2019




«Dimmi che mi odi.»
«Ti odio» gli dico e le parole escono come una carezza. Lo ripeto di nuovo, ancora e ancora. Una litania. Un incantesimo. Una difesa da ciò che provo veramente. «Io ti odio. Io ti odio. Io ti odio.»
Lui mi bacia con più ardore.
«Io ti odio» gli sussurro nella bocca. «Ti odio così tanto che qualche volta non riesco a pensare a nient’altro.»


Se c'è una cosa che amo nei fantasy (oltre ai duelli e alle grandi battaglie, of course) è la strategia tra le guerre e l'esercizio della sottile arte diplomatica. 
Insomma, mi piace quando la gente complotta nell'ombra e pianifica intrighi...

Era quindi abbastanza logico che questo volume mi piacesse molto più del primo.
Se là c'era la classica ragazza umana che tenta di farsi accettare dai suoi pseudo-amici magici e doveva lottare con le proprie forze per emergere, crearsi un'identità e sopravvivere, qui troviamo Jude in fase post-conquista del potere.
Adesso è lei il Siniscalco del Sommo Re degli Elfi ed è letteralmente circondata da nemici.
Ma non solo quelli tradizionali: Nicasia, sua madre, Balekin e i cortigiani assetati di prestigio e favori.
La sua stessa famiglia trama contro di lei, invidiosa del suo potere. Il generale Madoc non si rassegna. Taryn è la gemella più odiosa e meno comprensiva che esista. Il suo quasi cognato Locke non vede l'ora di togliersela di torno.
Lo stesso Sommo Re si comporta come se fosse il suo più grande avversario: ok, Jude ha un po' gabbato Cardam e lo ha legato a lei con una tipica promessa elfica, lo tiene in pugno, però il nostro bellissimo sovrano morde il freno.
Perchè chiunque ha il potere, non lo vuole più mollare.

E quindi tutti aspettano il momento giusto. Pronti a colpire.
Con Jude che si ritrova un bersaglio sulla schiena.

Che dire? La Black è assolutamente meravigliosa, con queste atmosfere cupe e oscure, dove tutti hanno un cuore nero o ne sono privi, e dove c'è un gioco di re e principi, regine e corone, che non lascia superstiti.
Se gli elfi e le creature magiche sono spietati, un'umana potrà continuare ad esserlo più di loro?

Si legge senza sosta e senza tregua.
Il finale è una mazzata amara e io sto spasimando per conoscere la conclusione (temo tra un anno).


“Il dolore fortifica” mi aveva detto una volta Madoc facendomi sollevare una spada mille volte. “Abituati al peso.”

Amarilli

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