La Trilogia di "ALEC HALSEY" (GIALLI STORICI GEORGIANI) di Lucinda Brant

Buona giornata. Oggi, anzichè di un solo romanzo, ho deciso di parlarvi di un'intera trilogia, uscita già da tempo, ma che ho avuto modo di apprezzare di recente. Si tratta dei famosi gialli storici con protagonista Alec Halsey, nati dalla penna di Lucinda Brant.

Devo dire che sono state ottime letture, con vicende piacevoli, abientazioni storiche ricostruite perfettamente e un buon sviluppo per l'intrigo e la ricerca del colpevole.
Bonus: Alec Halsey (ma su questo condivido il pensiero con milioni di lettrici nel mondo...).


I gialli di Alec Halsey
Primavera 1763: FIDANZAMENTO MORTALE (ricevimento in casa, omicidio e caos)
Autunno 1763: RELAZIONE MORTALE (Un vicario avvelenato e la misteriosa Miranda)
Inverno 1763: PERICOLO MORTALE (Un intrigo sanguinario all’estero)
Estate 1764: PARENTI MORTALI (Il male si cela a Edimburgo) —Non ancora pubblicato



Volume #1
FIDANZAMENTO MORTALE

Traduzione: Mirella Banfi


Primavera 1763. Il diplomatico di carriere Alec Halsey torna a Londra trovando la sorprendente notizia che il fratello con cui è in rotta, il conte di Devlin, non solo ha ucciso un amico in un duello, ma è fidanzato alla donna che Alec sperava di sposare. La madre del morto vuole che Alec indaghi, quindi lui partecipa con riluttanza a un ricevimento per festeggiare il fidanzamento. Gli ospiti ottengono più di quanto si aspettavano, quando viene uccisa una cameriera, la promessa sposa viene aggredita e un ospite viene ucciso con un colpo di pistola. 

Dopo aver scoperto il collegamento tra questi atti sinistri e il duello di suo fratello, Alec affronta un crudele scherzo del destino e scopre il motivo per cui suo fratello farebbe qualsiasi cosa per rovinarlo agli occhi dell’alta società.

I gialli di Lucinda Brant esplorano il lato più oscuro del suo mondo, così riccamente autentico, del diciottesimo secolo. Insieme al suo particolare spirito e alla sua drammaticità, ci sono intrecci secondari più profondi e personaggi ancora più bizzarri che vi faranno rabbrividire e ridere allo stesso tempo.

"I matrimoni combinati vanno bene per le persone civilizzate che rispettano le convenzioni e si comportano di conseguenza."


A parte la Raybourn, era un pezzo che non leggevo gialli storici. 
Questo è ben scritto, avvincente, credibile, con ottimi personaggi.

Alec Halsey entra in scena di prepotenza, con il suo carisma fisico e la sua aura di figlio "illegittimo", forse persino di un selvaggio (!), che però fa girare la testa e sospirare.
Alec è scaltro, acuto, intraprendente e non è affatto pio e morigerato.
Punta a ciò che desidera, si fa beffe delle gerarchie nobiliari, ma ha l'equilibrio del diplomatico che conosce limiti e rischi di esporsi troppo.
Povero Neave, il maggiordomo, che tenta di rimanere impassibile mentre un po' di gente (sia nobili che domestici) viene assassinata nell'elegante magione in cui tenta di mantenere ordine e decoro...

Interessante anche l'aspetto della repressione dell'omosessualità (che comunque era nota in via ufficiosa e ufficialmente tollerata/ignorata, purchè si adempisse al dovere di procreare il sospirato erede), e dell'ipocrisia della nobiltà (che frequentava appositi bordelli dedicati, però poi accettava di buon grado le impiccagioni per sodomia), così come la descrizione imparziale (visto che sono egualmente infedeli i mariti e le mogli) di un certo allegro lassismo morale all'interno dei vari matrimoni.
Traduzione impeccabile. Edizione davvero curata.
4, 5 stelline


***

Volume #2
RELAZIONE MORTALE
Traduzione: Mirella Banfi

Autunno 1763. Il diplomatico di carriera Alec Halsey è stato elevato al titolo di Marchese, un titolo che non desidera e che l’alta società non ritiene che meriti. 
E con il sospetto che abbia ucciso il fratello che ancora aleggia nei salotti di Londra, tornare a Londra dopo sette mesi di isolamento potrebbe essere un errore. L’inquietudine di Alec peggiora quando un vicario di nessuna importanza cade stecchito a una cena politica e suo zio Plantagenet, l’agitatore di folle, è picchiato e lasciato per morto in un vicolo. Quando scopre la vera identità del vicario, Alec sospetta che l’uomo sia stato avvelenato. 
Ma chi poteva volere la morte di un uomo di Dio, apparentemente innocuo, e perché?

Bello, anche più del primo.
L'intrigo è ben congegnato ed emozionante.

Sino all'ultimo avevo dubbi, ma non avevo intuito la soluzione.
Finale molto alla Poirot, ma davvero ben argomentato.
Qui Alec è al suo meglio, affascinante, pungente, seduttore con la parola e con il fisico.
Il contorno di personaggi è perfetto e si muove in sincronia intorno a lui, Selina è la giusta compagna, ma anche la figura del duca triste e senza eredi è davvero ben resa.
5 stelline


***

Volume #3
PERICOLO MORTALE
Traduzione: Mirella Banfi

Inverno 1763. Lord Alec Halsey viene inviato in missione diplomatica a Midanich, avamposto imperiale del Sacro Romano Impero, per trattare la liberazione degli amici presi prigionieri. Midanich è un posto pieno di pericoli e di oscuri misteri; una nazione in preda alla guerra civile, governata da una famiglia con la pazzia che scorre nelle vene. 

Per Alec è un posto di ricordi indicibili, dal quale è scappato a fatica e dove ha giurato di non tornare più. Ma deve tornare, se vuole salvare la vita di Emily St. Neots e sir Cosmo Mahon. 
In una corsa contro il tempo, Alec e la delegazione inglese attraversano la gelida landa desolata per arrivare alla fortezza dove sono imprigionati Emily e Cosmo. Il temibile inverno è un nemico quanto i soldati delle opposte fazioni accampati lungo la via. Alla fine del suo viaggio ci sono ad aspettarlo il margravio e sua sorella, che non chiedono altro che la testa di Alec su una picca.

Il terzo episodio è quello che mi è piaciuto meno.
L'ambientazione è sempre curata: lo staterello di Midanic è inventato, ma credibile, perchè l'Europa del 1763 era costellata di stati simili, con piccoli eserciti di mercenari al soldo del regnante del momento.
L'intrigo c'è anche qui e devo dire che il colpo di scena finale è tosto, però Alec rimane piuttosto in sordina, le pagine dedicate ai personaggi minori mi hanno un po' annoiato: il ruolo di Selina è forzato, Emily e Cosmo sono macchiette di sciocchi vanesii. C'è la guerra, la gente muore intorno, loro sembrano vivere in una dimensione alternativa e non capire.
Speravo in più spazio per Viktor.
3,5 stelline

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