Pensieri su "L'ULTIMO EROE DEI DRENAI" (The Drenai Saga, #4) di David Gemmel

Il regno dei Drenai, dopo secoli di eroica resistenza, vive è oppresso dal potente e crudele Khan, Jungir, salito al trono dopo il leggendario Tenaka, da lui stesso avvelenato. 

Tuttavia, grazie a un piccolo gruppo di uomini coraggiosi - gli stessi che anni prima avevano bloccato l’avanzata dell’armata dei Nadir al passo di BeI-Azar - il piccolo regno di Gothir si oppone al malvagio Jungir. 

Ora gli eroi di quella battaglia si sono nuovamente uniti, per guidare Kiall, un giovane contadino, in un’impresa ai limiti dell’immaginabile: inoltrarsi nelle steppe Nadir e salvare una ragazza che è stata rapita dai mercanti di schiavi. 

Sorprendenti colpi di scena li attendono sul cammino e il loro sarà un viaggio decisivo per il futuro dei Drenai e di tutti i popoli del continente: Chareos, uno degli eroi di BeI-Azar, è l’ultimo erede del Conte di Bronzo!

Autore: David Gemmel
Titolo: L'ultimo eroe dei Drenai
Titolo originale: Quest for Lost Heroes
Traduttore: Nicola Gianni
Serie: The Drenai Saga, #4
Ordine Cronologico: #11
ISBN: 9788834731413
Pagine: 295
Editore: Fanucci
Uscita: Agosto 2016



Il sentiero del male comincia con la rabbia del giusto.


Piaciuto infinitamente.
Questa serie è bellissima, magari non è recente, ma io non riesco a smettere di leggerla e amarla. Questo quarto volume (che però credo sia il secondo in ordine di scrittura) è forse il migliore, per ora. 
C'è tutto quello che si può desiderare: un gruppo di vecchi eroi malconci che non è riuscito a riabituarsi alla vita anonima dopo la grande battaglia ed è più che felice di ritornare a combattere, in una missione impossibile che donerà la morte certa ma anche l'onore. 
Un gruppo di eroi pieni di difetti, brutti, solitari, eppure capaci di strapparti la lacrima e l'ammirazione.
C'è persino una storia di amicizia/affetto tra due di loro, che Gemmel tratteggia con infinito pudore e audace bellezza di sentimenti, unendoli nella gloria più tragica.
C'è una principessa cattiva e viziata, che conserva ancora sangue nobile nelle vene, che cade nella maniera più dolorosa e si rialza, indomita e vendicativa.
C'è Chareos, un nobile che ha rinnegato ciò che era, per cercare uno scopo nella vita a suo modo.
C'è un giovane innocente che crede nel sogno e diventerà un eroe affrontando la vita vera.
E poi ci sono decine di personaggi minori, buoni e cattivi, che appaiono o ritornano (vedi lo stupendo cameo di Tanaka dagli occhi viola).
Un libro che si legge d'un fiato, bello, triste, emozionante.
Finale da brividi.

«La paura è un servitore che desidera fare il padrone. È un padrone terribile che deve essere tenuto a bada. Sei forte, Tanaki. Sei di ferro. Sei orgogliosa. Prendi la mia mano.» 

«Non penso di riuscirci» disse lei. 

«Allora ripensa alla donna che ho incontrato la prima volta. Sei ancora lei. Hai sofferto, ma sei sempre la principessa Tanaki, figlia di Tenaka Khan. Il tuo è il sangue dei grandi.»


Amarilli

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