Pensieri su "IL SEGRETO DI KENNA" di May McGoldrick

Scozia, 1544. 
Alexander Macpherson ha accettato di sposare la giovane e ribelle Kenna MacKay per il bene del suo clan, ma viene abbandonato durante la prima notte di nozze. 
Alexander tuttavia non riesce a dimenticare quella fuggiasca dalla lingua tagliente ed è convinto che anche lei segretamente lo desideri. Dal canto suo, Kenna pensa di essere al sicuro nel convento dove si è rifugiata. 
Quando però viene rapita per errore e ricondotta da suo marito, tra i due ricominciano le solite schermaglie. Poi la passione sembra finalmente accendersi, ma un segreto viene a galla dal passato…

IL SEGRETO DI KENNA (Much Ado About Highlanders) è il primo romanzo della trilogia ‘Scottish Relic’.
La trilogia proseguirà con “Taming the Highlander”, di prossima pubblicazione.

Titolo: Il segreto di Kenna
Autore: May McGoldrick
Editore: Mondadori
Collana: I Romanzi – Passione 172
Uscita: Febbraio 2019





Un libro ingarbugliato.

Dopo tre romanzi della medesima autrice (o – meglio – della coppia marito/moglie che si cela dietro), posso dire di apprezzarne l’accuratezza nel creare le ambientazioni storiche, spesso mettendo in luce aspetti meno conosciuti. 
In questo primo episodio della serie “ Scottish Relic", tanto sono vivide le scene storiche, che siano descrizioni, battaglie, usi del tempo, tanto è surreale e ondivaga la trama. Si passa da un prologo che incuriosisce e che poteva offrire notevoli spunti, al presunto rapimento di due giovani lady scozzesi che sfocia poi in un risvolto surreale. 

Evito spoiler, ma davvero in un’epoca simile, dove le donne venivano comandate con uno schiocco di dita, ben due clan di indomiti highlander devono inscenare tutto ciò per ricondurre alla ragiona una sola fanciulla?
Mah. Se Alexander mi è parso abbastanza insipido e ininfluente (cotto era prima, e cotto rimane), un manzo in tartan messo lì perché era necessario il manzo in tartan (altrimenti il romanzo cadeva fuori genere), Kenna è risultata per almeno metà libro un’urlatrice e pure ottusa: non fa altro che sbraitare, scappare, ecc. Tanto rumore per nulla (visto che è l’unica nel clan che per orgoglio non apre gli occhi) e sinceramente annoia un po’.

Stavo quasi per prediligere Emily, ma pure a lei gli autori hanno fatto fare un doppio salto carpiato di personalità, aggiungendo ulteriore incredulità alla trama. Possibile, la dolce Emily che fino a cinque minuti prima era pronta ad accettare il suo destino con occhioni da cerbiatta???

La cosa migliore è quindi la sottotrama paranamormal che, però, rimane molto secondaria.
Alla fine, Evers il malvagio resta il personaggio di maggior spessore.

Amarilli


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