Pensieri su "LA MEZZA GUERRA" (Trilogia del Mare Infranto #3) di Joe Abercrombie

L'ora dello scontro finale è arrivata. 
Il Gran Re e Gran Madre Wexen hanno giurato vendetta, più feroci che mai. Sono stati traditi dal possente Grom-gil-Gorm, lo Spezza-spade, il Creatore di Orfani, il re che non può essere ucciso da nessun uomo, che ha voltato loro le spalle e ha stretto un'imprevedibile alleanza con Uthil, il Re di Ferro, il mortale nemico di una vita. Un affronto che il Gran Re e Gran Madre Wexen hanno deciso di vendicare a ogni costo. Per questo hanno mandato il loro miglior generale, Yilling lo Splendente, a saccheggiare, depredare e distruggere qualunque cosa si trovi sul suo cammino. Yilling lo Splendente che sorride alla vista del sangue e non venera altro dio se non la Morte. 

I regni cadono l'uno dopo l'altro, ed è il turno del Throvenland. 
La famiglia reale è sterminata. 
Resta solo Skara, giovane e fiera principessa, cugina della Regina Laithlin di Gettland. Ma la sua vita è nelle mani di Jenner il Gramo, pirata e malfattore alla ricerca di un'improbabile redenzione. Intanto a Gettland i nemici di un tempo devono mettere da parte le antiche divergenze e organizzare la difesa contro il Gran Re. 
Riusciranno Skara e Jenner a raggiungere in tempo Gettland? 
E padre Yarvi, Thorn Badu e Grom-gil-Gorm scorderanno davvero gli anni di inimicizie e odio, per unirsi in un'alleanza che sappia resistere alla forza d'urto dei nemici? Abercrombie torna con l'ultimo atto della "Trilogia del Mare Infranto", il capolavoro del fantasy contemporaneo che brilla già della luce riservata ai più grandi classici del genere. Un romanzo che introduce nuovi personaggi indimenticabili, complessi e carismatici, come la principessa Skara, tanto bella quanto intelligente, o Raith, giovane assassino baciato da Madre Guerra, che riporta in scena i protagonisti dei due libri precedenti, Yarvi, Thorn, Koll, Uthil e la strega Skifr che potrebbe svelare chi erano veramente gli Elfi e in cosa consiste la loro magia mortale e proibita...

E mentre Abercrombie sorprende il lettore con una sequenza memorabile di colpi di scena, e lo incanta con uno stile brillante e pieno di frasi destinate a farsi ricordare, i suoi eroi e antieroi sono chiamati a scelte irreversibili, scelte che potranno portarli a mettere in dubbio tutto quello in cui hanno sempre creduto, a dover decidere se il bene maggiore vale il male minore che si deve compiere, se deve prevalere il cuore o il cervello, se un assedio è il luogo peggiore per innamorarsi o il migliore, se l'arma più letale è la spada o la parola.

Autore: Joe Abercrombie
Titolo: La Mezza Guerra
Serie: Trilogia del Mare Infranto #3
Editore: Mondadori
Uscita: Settembre 2015
Pagine: 396




Se ho atteso tutti questi anni per leggere il terzo volume di questa trilogia, la ragione è presto detta: il cartaceo risultava esaurito praticamente in tutti i siti dove cercavo e sono stata in lista per mesi sul Libraccio per riuscire a procurarmi un volume usato (però perfetto: mi sa che il precedente proprietario non ha utilizzato molto il volume...).

Comunque sia, devo dire che tanta attesa non mi ha ripagato del tutto.
Questo finale mi è parso piuttosto in sottotono e non all'altezza degli altri due volumi.

Se nel primo avevo amato Yarvi, il non-eroe, fisicamente gracile, menomato, sottovalutato e sfortunato, che però riesce con l'astuzia e il coraggio dell'umile a farsi strada e a "fregare" abilmente tutti, e nel secondo volume mi ero esaltata per una protagonista femminile e guerriera, qui mancano veri e propri personaggi a cui affezionarsi.
Skara mi è risultata antipatica e insopportabile fin da subito, mentre ho preferito Raith, che però evidentemente non godeva delle simpatie di Abercrombie. 
In effetti, sembra che qui lo scopo principale dell'autore fosse colpire, abbattere e punire tutti i personaggi sinora conosciuti, con un tripudio di lutti e sfortune.
E se non brillano gli eroi, i cattivi sono altrettanto opachi: Grom-gil-Gorm, lo Spezza-spade, e pure Yilling lo splendente son tanto fumo e poco arrosto. Ok, qualche scena, gran aspettative di duelli, e poi sono spazzati via quasi in sordina.
Qualche bella scena d'azione, qualche bella battuta (è pur sempre il solito cinico e beffardo Joe), ma non basta a risollevare la cupezza generale e il ritmo singhiozzante.

Nel complesso, ne risulta una vicenda priva di collante, con tante figure minori e nessun vero vincitore.
Ecco, alla fine possiamo parlare di una Mezza Vittoria.

Target: YA, ragazzi; amanti del fantasy bellico in generale, ma non se siete fan puristi del classico Abercrombie.

Amarilli


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