Pensieri su “Un bacio soltanto” di Mary Balogh

Percival Hayes, conte di Hardford, ha ricchezza, fascino e donne, ma la sua vita lo annoia. 
La notte del suo trentesimo compleanno, annebbiato dall’alcol, decide di lasciare Londra per recarsi nella sua tenuta in Cornovaglia. 
Solo al suo arrivo scopre che la casa è popolata da lontane parenti, cani, gatti e soprattutto da lady Imogen, vedova del figlio del suo predecessore. 

Imogen, dopo la terrificante esperienza della guerra durante la quale ha assistito alla morte del marito, si è rifugiata a Hardford Hall e certo non si aspetta l’arrivo di un uomo capace di turbare la sua tranquillità…

UN BACIO SOLTANTO (Only a Kiss) è il sesto romanzo della serie Survivors’ Club, che racconta le storie di un gruppo di uomini e donne rimasti gravemente feriti nel corso delle guerre napoleoniche.

I romanzi precedenti della serie:

1) LA PROPOSTA
2) LA LUCE DELL’AMORE
3) DUE CUORI IN FUGA
4) PURO INCANTO
5) UNA PROMESSA SOLTANTO
6) UN BACIO SOLTANTO 
7) Only Beloved

Titolo: Un bacio soltanto
Autore: Mary Balogh
Editore: Mondadori
Collana: I Romanzi - Classic n. 1165
Uscita: Maggio 2018


Historical Romance
3,5 stelline


Giunta al sesto episodio, mi permetto di azzardare un primo giudizio complessivo.
Questa serie era partita molto bene (tanto che LA PROPOSTA resta forse il mio libro preferito), poi ha continuato tra alti e bassi, e negli ultimi capitoli si è un po' inceppata.
Prendiamo il libro su Imogen, l'unica sopravvissuta.
Possiamo dire che c'era un'aspettativa consistente per quel personaggio? Dopo tutto, per cinque libri ci era stato detto che aveva assistito a una tragedia immane nella penisola iberica e che dopo la morte del giovane marito per anni aveva rischiato di impazzire e non riprendersi mai più. Si annunciava un romanzo tormentato, pieno di colpi di scena. E con questo non voglio dire che mi aspettassi metà libro fatto di rievocazioni del passato, ma qualche dettaglio in più, magari sì.
Invece i ricordi spagnoli sono liquidati in due pagine, il famoso marito ucciso rimane sempre sullo sfondo e francamente i fatti risultano veramente poco credibili (non faccio spoiler, ma che Imogen sia stata lasciata andare viva lo sappiamo da sempre...).
L'intreccio risulta ancor più debole, se si considera che Percival scopre nel giro di poche settimane tutta una serie di indizi che stavano proprio sotto gli occhi di tutti, e uno si chiede perchè mai Imogen non si fosse fatta prima qualche domanda...
Insomma, un romanzo un po' fragiletto, dove il personaggio femminile risulta abbastanza scialbo, mentre le pagine migliori sono affidate alla figura di Percival, bellissimo/intelligente//rude e pure simpatico, nonostante tutto.
Menzione d'onore a Ettore, perchè è l'unico che vivacizza un po' la trama e strappa qualche brivido di tenerezza.
Non so se e quanto possano aver influito eventuali tagli nella traduzione, ma poteva essere decisamente meglio.

Amarilli

2 commenti:

  1. Anch'io ho apprezzato La proposta, ma ho mollato la serie dopo aver letto La luce dell'amore. A volte la Balogh perde proprio il suo tocco

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Io ho proseguito, però questa serie resta meno ispirata.

      Elimina

Powered by Blogger.