Pensieri e riflessioni su "E finalmente ti dirò addio" di Lauren Oliver

Proprio oggi, giorno in cui all'estero vengono dati alle librerie il sequel dell'amatissimo Delirium - Pandemonium - e uno spin-off - Hana - della stessa trilogia di Lauren Oliver, voglio dedicare questo post ai miei pensieri in merito ad un altro capolavoro di questa autrice:
Titolo: E finalmente ti dirò addio
Autore: Lauren Oliver
Editore: Piemme 
Collana: Freeway
Pagine: 430
ISBN-10: 8856610035
ISBN-13: 978-8856610031
Sinossi:
Samantha Kingston ha tutto quello che un'adolescente potrebbe desiderare: il ragazzo più bello della scuola, tre amiche fantastiche, un'incredibile popolarità. Quel venerdì 12 febbraio si preannuncia come un altro giorno perfetto nella sua meravigliosa vita. Invece non andrà così, perché quella sera Sam morirà. Tornando con le sue amiche in macchina da una festa avrà un incidente. La mattina seguente, però, la ragazza si risveglia misteriosamente nel suo letto ed è ancora il 12 febbraio. Sospesa fra la vita e la morte, Sam continua a rivivere quella sua ultima giornata. Ogni volta si comporterà in modo diverso, cercando disperatamente di evitare l'incidente che la farà morire. Ma riuscirà a uscire da quell'incubo solo quando capirà che non è per salvare se stessa che continua a tornare.

Il mio pensiero:
Romanzo young adult d'esordio dell'ormai conosciutissima autrice americana Lauren Oliver.
È un libro autoconclusivo che tratta in modo originale la complicata vita degli adolescenti tra amicizie, feste, scuola, amori, e popolarità...

Ricco, struggente, va diritto al cuore dei lettori.
«Dicono che appena prima di morire la vita ti scorre davanti agli occhi in un lampo»... ma a Samantha non è andata proprio così...
Samatha Kingston è il nome della protagonista di questo racconto. La sua è una vita perfetta. Bella, sicura di sè, attorniata dalle sue tre inseparabili amiche Lindsay, Elody ed Ally, fidanzata con il più ambito ragazzo della scuola, Rob Cokran, ma anche... «una stronza». Diciassettenne, grandi occhi castani, denti dritti e bianchi, zigomi alti, gambe lunghe.
Una sera, tornando da una festa con le amiche, perderà la vita in un grave incidente stradale e... per sette giorni consecutivi si sveglierà sempre lo stesso "Giorno dei Cupidi", sette minuti e quarantasette secondi prima del momento in cui Lindsay dovrebbe passarla a prendere per andare a scuola. Perchè?

È Sam a raccontarci la sua triste esperienza.
Siamo nel Connecticut, a Ridgeview, è il 12 febbraio, il Giorno dei Cupidi. Il suo giorno preferito. Una giornata con un cielo azzurro chiaro, aria gelida e silenziosa, e tanta eccitazione per stabilire chi riceverà più "Cupidini", ovvero rose con un messaggio allegato, in quella mattinata scolastica alla scuola superiore Thomas Jefferson. Più rose ricevi, più sei popolare.
Nessuna paura per lei e le sue amiche: sono le ragazze più invidiate della scuola, le più popolari, le regine incontrastate. Quelle che si permettono di deridere gli altri. Quelle sprezzanti. Superiori. Famose. "Stronze".
Inoltre, a rendere la giornata più emozionante, quella sera Sam avrebbe dovuto stare da Rob per far sesso, per la prima volta, con lui. La prima volta di Sam.

Ma le cose non vanno come dovrebbero: Sam morirà e sarà inghiottita in questa "bolla in cui rimbalza infinitamente" o quella spirale che le farà rivivere lo stesso giorno. Per lei svanirà il sogno di un futuro alla Boston University... per lei svanirà il sogno del futuro.
Del suo futuro.
«Forse qualcuno di voi penserà che me lo sia meritato».
«Abbiamo fatto un incidente d'auto, dopo una festa che non c'è ancora stata. Credevo di essere morta ieri. Credevo di essere morta stasera».
«Pensavo di poter vivere per sempre».
Un déjà vu lungo un intero giorno.

Ogni volta cercherà di cambiare qualcosa. E dopo un primo tentativo dove soccombe alla disperazione, ogni volta successiva sarà una crescita interiore. Un cambiamento. Un ti voglio bene detto con il cuore. Un gesto premuroso. Un sorriso gratuito. La scoperta dell'amore. Perchè anche le persone possono cambiare, ed a volte in meglio.

Ammetto che l'impressione iniziale non è stata delle migliori (ma del resto mi capita così anche per tanti libri che poi finisco per adorare). Era come leggere stando dalla "parte sbagliata". Solitamente le protagoniste sono timide, solitarie, impopolari e devono difendersi dagli attacchi delle "stronze" della scuola. Qui invece è proprio la protagonista ad essere una di quelle "stronze". Ma non vi preoccupate: i giorni passeranno, le pagine si lasceranno leggere tutte d'un fiato, e assisterete al vero cambiamento che vi lascerà con le lacrime agli occhi e un calore nuovo nel cuore. Sta in questo il punto forte, l'originalità e il successo di questo romanzo.

L'autrice descrive tutti i personaggi in modo da renderli veri e reali. Presenti. Non tralascia alcun dettaglio in modo da metterci in sintonia con le loro abitudini e con la loro vita.
Una scrittura fluida e giovanile che sa catturare. Assolutamente un romanzo non monotono o ripetitivo. Ogni capitolo, pur ripercorrendo lo stesso giorno, sarà vissuto secondo angolazioni diverse, fino a portarvi al drammatico quanto dolce finale.
Un romanzo originale e indimenticabile, consigliato a tutti, giovani e adulti e che, come pensavo, rientra tra quelli che più adoro.

2 commenti:

  1. Felice che ti sia piaciuto! Io l'ho adorato. Non vedo l'ora che ne facciano il film <3

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    1. Ci spero anche io Glinda! Pensa che l'ho scoperto sul tuo Blog. Ho aspettato parecchio per leggerlo, ma ne è valsa la pena!

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