Pensieri e riflessioni su LA BIBLIOTECA DEI MORTI

Oggi voglio dedicare questo post ad esprimere i miei pensieri e le mie riflessioni in merito ad un thriller che mi ha lasciata senza fiato fino all'ultima pagina; sto parlando di:
Titolo: La biblioteca dei morti
Autore: Glenn Cooper
Editore: TEA
Collana: I grandi
ISBN: 8850222459
ISBN-13: 9788850222452
Pagine: 430
Trama:
Questo romanzo comincia nel dicembre 782 in un'abbazia sull'isola di Vectis (Inghilterra), quando il piccolo Octavus, accolto dai monaci per pietà, prende una pergamena e inizia a scrivere un'interminabile serie di nomi affiancati da numeri. Un elenco enigmatico e inquietante. Questo romanzo comincia il 12 febbraio 1947, a Londra, quando Winston Churchill prende una decisione che peserà sulla sua coscienza sino alla fine dei suoi giorni. Una decisione atroce ma necessaria. Questo romanzo comincia il 10 luglio 1947, a Washington, quando Harry Truman, il presidente della prima bomba atomica, scopre un segreto che, se divulgato, scatenerebbe il panico nel mondo intero. Un segreto lontano e vicinissimo. Questo romanzo comincia il 21 maggio 2009, a New York, quando il giovane banchiere David Swisher riceve una cartolina su cui ci sono una bara e la data di quel giorno. Poco dopo, muore. E la stessa cosa succede ad altre cinque persone. Un destino crudele e imprevedibile. "Questo romanzo è cominciato e forse tutti noi ci siamo dentro, anche se non lo sappiamo. Perché non esiste nulla di casuale. Perché la nostra strada è segnata. Perché il destino è scritto. Nella Biblioteca dei Morti."

L'autore:

Cresciuto a White Plains, città alla periferia di New York, si è laureato in archeologia alla Harvard University e in medicina alla Tufts University School of Medicine.
In seguito ha lavorato nel campo dell'industria farmacologica, diventando presidente e amministratore delegato di un'importante azienda di biotecnologie del Massachusetts.
Nel 2009 ha pubblicato il suo primo libro, Library of the Dead, edito in Italia come La biblioteca dei morti dalla Editrice Nord. Il romanzo è stato inoltre tradotto in altri 22 paesi.
Cooper è anche sceneggiatore e produttore cinematografico. La sua casa di produzione, la Lascaux Pictures, ha prodotto il suo primo film, Long Distance, distribuito al Tribeca Film Festival.
Nel maggio 2010 è uscito Il libro delle anime (Book of Souls), atteso sequel del suo romanzo precedente, sempre con Will Piper come protagonista.
Nel maggio 2010, è uscito in Inghilterra il terzo libro dello scrittore, The Tenth Chamber, uscito in Italia il 20 gennaio 2011 e tradotto come La mappa del destino.
Nel dicembre 2011 uscirà in Italia il nuovo libro dello scrittore dal titolo Il Marchio del Diavolo, già uscito nello stesso anno in Gran Bretagna con il titolo "The Devil Will Come". Il libro è ambientato in Italia e parla di una giovane e bella suora italiana che tenta di sventare un antichissimo complotto che riguarda la Profezia di Malachia e può distruggere il Vaticano.

Pensieri e riflessioni:
Un libro favoloso. Un thriller avvincente, secondo me, paragonabile ai capolavori di Dan Brown. Una storia che tiene il lettore avvinto alle pagine e senza fiato.
I personaggi e i fatti sono davvero parecchi e all'inizio ammetto di aver fatto fatica a trovare un nesso tra loro, ma più la trama si sbroglia più tutto diventa più logico e avvincente.
La tecnica usata da questo autore è quella di presentare prima tutti i fatti, come dicevo all'apparenza disgiunti, e poi portare il lettore sulla strada della spiegazione.
Ma veniamo agli accadimenti. Il romanzo si apre con l'omicidio di un manager a New York, il 21.05.2009. L'uomo, mentre portava a spasso il suo cane, viene assalito, derubato e ucciso.
Vi è poi un salto nella narrazione indietro nel tempo. Londra, 12.02.1947. Churchill viene chiamato dai suoi rivali politici ad occuparsi di un caso particolare. Sull'isola di Wight, durante degli scavi archeologici, viene alla luce una grossa scoperta. La scoperta è tale da obbligare Churchill a coinvolgere gli Stati Uniti.
Vi è un altro salto ancora più indietro nel tempo. Siamo nel 777 d.C.: esattamente il giorno 07.07.777. A Vectis, da un settimo figlio nasce un settimo figlio: presagio di sventura. Questo bambino, all'apparenza autistico, verrà preso in carico dall'abbazia benedettina di Vectis, e lasciando tutti sconcertati, sempre senza parlare o mostrare emozioni, assolutamente analfabeta, con calamo e pergamena alla mano inizierà a scrivere in tutte le lingue del mondo. Da quel giorno non interromperà il suo lavoro fino alla morte, compilando lunghissimi elenchi composti da date e nomi, affiancate esclusivamente da due parole: natus e mors.
Tra una narrazione e l'altra altre morti. Circostanze diverse e all'apparenza senza alcun collegamento che aiuti a scoprire l'assassino. Accomunate da un unico fatto: tutti, prima della loro morte, hanno ricevuto una cartolina bianca su cui compariva esclusivamente il loro nome, il loro indirizzo e cosa più inquietante, una bara e una data.
Vi giuro che niente è scontato e l'autore ha il pregio di svelare ogni dettaglio e rispondere alla vostra domanda «perchè? per quale fine?» rimasta sospesa per tutto il racconto, solo nelle ultime pagine.
Ma non solo. Direi che ci lascia, a modo suo, anche una bella riflessione riportando alla luce una tematica su cui si è molto discusso in passato e ancora molto attuale: libero arbitrio o predestinazione?
Detto questo non posso che invitarvi alla lettura di questo magnifico capolavoro.
Dal canto mio assegno cinque quadrifogli pieni:


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