Pensieri su "Per cinque minuti in più" di Victoria Sue

Fin dal momento della sua trasformazione in un umano potenziato, Talon Valdez sapeva che avrebbe dovuto dire addio alla sua vita e ai suoi sogni. Trattati con diffidenza, insultati, spesso rinchiusi, i potenziati sono visti come mostri, disprezzati dalla società e considerati inadatti a prestare servizio nell’esercito o nelle forze dell’ordine.

Anni più tardi, ha la possibilità di creare una task force di potenziati all’interno dell’FBI, ma a una condizione: ogni potenziato deve fare coppia con un essere umano normale.

Finn Mayer sogna di entrare nell’FBI da quando aveva quattordici anni e ha fatto qualsiasi sacrificio perché ciò avvenisse: ha sopportato di vivere con una madre egoista, con un fratello omofobo e bullo e di non avere un compagno. Soffre però di dislessia non diagnosticata e basta questo a frustrare le sue aspirazioni sul nascere. La sua ultima occasione è fare coppia con Talon, un potenziato con abilità letali, che però non vuole affidare i suoi segreti ai normali e che pertanto vuole vederlo fallire.

Quattro sono le settimane a disposizione di Finn per provare alla squadra quanto vale. Quattro le settimane perché la squadra dimostri al resto del mondo che può funzionare. E quando un altro gruppo minaccia il loro successo – mettendo a rischio le loro vite – sarà per quattro settimane che dovranno sopravvivere.


Titolo: Per cinque minuti in più
Autore: Victoria Sue
Serie: Enhanced World. Libro 1
ISBN-13: 978-1-64080-789-1
Pagine: 221
Copertina: AngstyG
Traduzione di: Natascia Gandini
Genere: fantascienza, MM
Edizione originale: Five Minutes Longer
Editore: Dreamspinner Press
Uscita: 15 maggio 2018






Talon si alzò. “Lo sai com’è quando gli altri ragazzini ti chiamano assassino?” Girò per la stanza, fermandosi alla finestra e puntando lo sguardo nella notte buia. Le sue spalle si incurvarono. “Gli stessi ragazzini con cui avevi giocato a baseball dopo la scuola tutti i giorni? Gli stessi ragazzini con cui eri finito nei guai per aver parlato al catechismo?” Si voltò indicandosi la faccia. “Gli stessi ragazzini che non ti guardano nemmeno perché una mattina ti sei svegliato con l’aspetto di un mostro?”
Finn deglutì, ma non mosse un muscolo.
“Ti spavento?” Talon chinò la testa di lato. “Devo solo pensarlo e le tue braccia saranno pesanti. I tuoi polmoni all’improvviso faranno il doppio della fatica a pompare aria. Le tue gambe saranno bloccate. Potrai sentire il tuo cuore iniziare a rallentare e gli occhi bruciare perché non hai la forza di sbatterli.”
Il cuore di Finn stava pompando così velocemente che pensava che Talon potesse sentirlo. “Non mi fai paura,” affermò calmo.
Talon scrollò la testa. “Allora sei più stupido di quello che pensavo.”


Ecco qui un buon inizio, per una serie che promette molto bene.

Anch'io, leggendo la sinossi, avevo avuto qualche dubbio su possibili somiglianze con altre serie in circolazione, soprattutto con i Thirds.
In realtà l'unico elemento in comune mi pare quello di aver concepito una trasformazione genetica "impazzita" che trasforma alcuni umani in "potenziati", senza preavviso, per cui a volte le conseguenze in ragazzini non preparati possono essere nefaste (si pensi al solo fatto di ritrovarsi nel corpo di un Hulk dal mattino alla sera e di non essere in grado di controllare la propria forza).
Ma a ben guardare l'emarginazione e la diffidenza che accompagna l'arrivo dei superpoteri è connaturale a talmente tanti eroi letterari/fumettistici che non mi pare così rilevante da poter inficiare l'originalità di questa "Enhanced World".
Senza contare che l'idea di creare una squadra mista uomini-supereroi è altrettanto diffusa.

Quindi mi sono goduta la lettura e non posso che consigliarla.
La trama si dipana tra azione e colpi di scena, con un buon ritmo e con l'introduzione di personaggi che ispirano simpatia.
Nel complesso ho apprezzato i potenziati, ho trovato simpatiche certe scenette e molto dolci sia Finn che Talon, senza contare che ho trovato molto più credibile l'idea di una squadra che parta del tutto impreparata, in mezzo alla diffidenza, e che inizi a carburare con svariate difficoltà (anche solo il reperimento di un mezzo adatto a far entrare tutti i maxi-muscoli), piuttosto che la solita trama con eroi perfetti che non sbagliano un colpo.

Una serie che mi sono segnata di proseguire.

Alla fine, si ammassarono nel fuoristrada di Talon, belli stretti nonostante Vance fosse salito davanti.
“Credo che sia meglio fare richiesta per un veicolo adatto, capo. Abbiamo bisogno di qualcosa che ci contenga tutti, tanto per iniziare,” si lamentò Gael.

Amarilli

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