Pensieri su "VISCONTI E TRAPPOLE" (Debuttanti Disperate #3) di Julia London

Per il bel mondo dell’Inghilterra dell’Ottocento non può esserci niente di peggio di un’aristocratica che lavori per mantenersi. 
Lady Phoebe Fairchild per vivere confeziona abiti sontuosi facendosi passare per una rinomata sarta francese che nessuno può conoscere. 

Tra le sue acquirenti ci sono le sorelle di William Darby, visconte di Summerfield e barone di Ivers con un’anima da giramondo, che al rientro dai suoi viaggi ha trovato la casa paterna completamente per aria. Già al primo incontro, inopportuno e delizioso, tra i due scocca l’attrazione e William, circonfuso da un’aura di mistero, conquista il cuore di Phoebe. 

Ma destreggiarsi fra gli assalti della passione e la finzione di essere ciò che non è sarà un’impresa…


Con VISCONTI E TRAPPOLE (The Dangers of Deceiving a Viscount) si conclude la trilogia ‘Debuttanti Disperate’, tutta recensita da me:

1) DUCHI E IMPREVISTI
2) PRINCIPI E PREGIUDIZI


Titolo: Visconti e trappole
Autore: Julia London
Editore: Mondadori
Collana: I Romanzi – Introvabili 55
Uscita: Agosto 2019




Carino, ma l'ho trovato il meno romantico della serie.

In realtà è piuttosto originale come trama, perché qui la nobildonna si finge modista di umili natali, per poter "lavorare" e "commerciare" sfidando le convenzioni dell'epoca. Salvo poi essere ricattata proprio per questo e, paradossalmente, pregiudicando con il suo comportamento scandaloso proprio i tentativi di riforme progressiste portati avanti dai suoi parenti (maschi).
E di certo è originale, vero e doloroso, l'atteggiamento violento che subisce da parte dei nobili padroni: la sorella del visconte la schiaffeggia (e non uno schiaffetto, ma le lascia proprio il livido), il fratello del visconte è sul punto di aggredirla, tutte le damine la trattano meno di zero...
Quindi, per tutto il libro, la nostra nobildonna passa dall'altra parte. 
E comprende cosa si subisce.

Non mi è piaciuta molto la seduzione operata dal datore di lavoro, ovvero il visconte protagonista maschile. 

** SPOILER **

Ok, lei ci cade come un pero cotto, ma se fossimo ai giorni nostri, sarebbe un caso da manuale di #metoo, al limite delle molestie sul lavoro (lei risulta ancora una dipendente in forte assogettamento, con il ricatto di perdere il posto, e lui ignora le sue origini; inoltre perdere la verginità, a quei tempi, era in effetti un danno quasi irrisarcibile).
Poi, certo, a scoperta avvenuta il futuro ritorna roseo, ma il tarlo/sospetto che, se non fosse stata la figlia di un conte (ma solo una sarta), lui forse non avrebbe rimediato un po' rimane...

Belle invece le scene con i cavalli selvaggi (il visconte sembra un po' Robert Redford in "l'uomo che sussurrava ai cavalli", eh!) e bello lo scippo di Joshua, sette anni di meno del fratellone, ma idee molto chiare su chi prendersi in moglie (molto più del tormentato visconte).

Amarilli

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