Pensieri su "THE ARISTOCRATS" di Daria Torresan e Brunilda Begaj

Ricchi, potenti e di una bellezza quasi eterea, i fratelli Doko sono “I signori dell’est-Europa”. Arroganti, pericolosi e disonesti fino al midollo, non provano pietà, non rispettano le regole e l’unica legge che conoscono è la loro.
La sola parola che conta è la loro. 


Tutti li temono, tutti chinano il capo al loro cospetto. Tranne le sorelle Norik, discendenti dirette della donna più autorevole e rispettata nell’Europa orientale, nonostante il passato per nulla glorioso. Il loro cognome è sinonimo di potere e protezione. Per loro la legge è al di sopra di tutto, non giocano sporco, non ne hanno bisogno. Ma il loro rispetto va guadagnato e i Doko l’hanno perduto da tempo.
C’è un confine invalicabile tra le terre degli uni e delle altre.

Due famiglie, due imperi in lotta da sempre per la supremazia. Ma la loro battaglia rischia di portare alla luce troppi segreti. Quanto a lungo possono i protagonisti di questa faida farsi carico dell’antico odio che li separa? Quanto, prima che gli istinti carnali sfocino in una passione travolgente? 

Perché davanti a un sentimento come l’amore, il cognome che porti non conta nulla.


Attenzione: il romanzo contiene scene di sesso esplicite. Se ne consiglia la lettura a un pubblico adulto e consapevole.





Mia madre ha rappresentato per i Signori dell’Est un fastidioso sassolino nella scarpa fin dall’inizio. Del resto, chi china il capo verso di lei, a loro concede la schiena. 


Ho iniziato questo libro ieri sera, dopo averlo visto per caso in un post e trovato poi in KU.
L'ho finito in una notte e già questo fornisce qualche indizio su quanto mi sia piaciuto.

Partiamo con il dire che è singolo e autoconclusivo: e finalmente una storia appassionante ma non trascinata, un romanzo corale dove i vari protagonisti di due famiglie (e non solo) hanno il giusto spazio e trovano il giusto compimento alla loro storia. Non ce l'avrei fatta davvero ad affrontare tomi di dark romance, una coppia alla volta.
Qui invece, con una scelta intelligente e coraggiosa, le due autrici hanno provato a raccontarci le vicende in qualche centinaio di intense, emozionantissime e adrenaliche pagine, partendo da un passato e proiettandoci dentro il futuro.

Ne è nato un romanzo tosto e sorprendente: Kendra e le sue tre figlie, Rozaf e i suo tre ragazzi, sono stati tutti figure con una personalità precisa e con un ruolo fondamentale nell'ingranaggio complessivo.

Salto il punto della trama (che è ricca e va assaporata), per complimentarmi per la scrittura fluida, elegante, che scivola via accarezzando l'occhio del lettore.
Ci sono momenti di tensione, ma anche di commozione, e sì, PAZZESCHE scene di sesso, con i protagonisti differenti, per cui mai ripetitive.
Nei ringraziamenti le autrici menzionano l'editor e le beta, e va detto che qui si sente un gran lavoro di cesello: struttura del romanzo solida e senza quasi sbavature, oltre al fatto che praticamente non c'è un refuso.

5 stelle anche per l'impaginazione grafica che mi ha permesso di leggere i capitoli senza confondermi.
Consigliato davvero.

Potevano anche fingere di odiarsi, imbrogliandosi l’un l’altra, ma io lo vedevo che, se avessero concesso alla loro passione di esplodere, di loro non sarebbe rimasta che cenere.

Amarilli

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