Pensieri su "A moment of eternity. Amore, tarocchi e streghe" di Isotta Salviati


Quando la morte non basta a separare due anime, il passato torna a reclamare ciò che gli è stato strappato. Dopo l’incidente che le ha tolto Andrea, Nina fugge in un piccolo paese di montagna, convinta che la quiete dei boschi possa restituirle pace. Ma la rocca che domina la valle custodisce più di semplici leggende: tra le sue mura, il ricordo diventa presenza, e l’amore perduto sembra chiamarla dalle carte dei Tarocchi. Ombre inquietanti, animali in rivolta, apparizioni che si moltiplicano: qualcosa si è risvegliato, e non intende fermarsi. Tutti parlano della contessa maledetta, donna ribelle cancellata dalla storia e condannata come strega. Ora il suo destino si intreccia con quello di Nina, in un legame oscuro che affonda nelle radici stesse della rocca. Con l’aiuto di Bastian, enigmatico falconiere che vive ai margini, Nina dovrà affrontare un mistero antico e una forza che non conosce pietà. Perché quando una maledizione attraversa i secoli, l’unico modo per spezzarla è scegliere cosa sacrificare. Un gotico contemporaneo che avvolge il lettore in un intreccio di mistero, desiderio e paura.


Titolo: A moment of eternity. Amore, tarocchi e streghe
Autrice: Isotta Salviati
Pagine 224
Editore: Vallecchi Firenze
Data di pubblicazione: 31 ottobre 2025
* ringrazio la CE per la copia fornita




Da noi l'autunno è lungo, l'inverno ricopre le case di neve e si raccontano tante storie. È così che ho imparato a non credere a tutto, soltanto alle carte.
Tutti ne conosciamo una ed è lì che avviene lo strappo.
Senza accorgercene passiamo dalla luce all'ombra, da un paesaggio conosciuto a ciò che è nuovo ed estraneo. Ma c'è sempre un istante, prima che accada, in cui non siamo da nessuna parte. Può durare pochi secondi, un niente.
Alcuni, come me, ci restano intrappolati per molto, molto tempo.


La penna di Isotta Salviati mi ha conquistato sin dalle prime righe: suggestiva, ammaliante, quasi come se avesse il potere intuitivo e rivelatore delle "streghe" (uso il termine in senso positivo) del titolo. 
Ti avvolge in un'atmosfera ovattata, tirando fili di pensieri che, lentamente, narrano un passato vicino e uno lontano, nonché uno estraneo e ancor più distante, fino a riportarti in un presente più maturo e consapevole.

Premetto che, da un paio d'anni, mi sono lasciata incuriosire dal mondo dei Tarocchi, per cui anche i ricordi della protagonista e il suo fare affidamento alle carte - non tanto per conoscere il futuro, ma per avere una bussola nell'analisi introspettiva delle proprie emozioni - mi ha ulteriormente affascinato.

Nina ha subito un lutto profondo, il grande amore, e, pur nella sua giovane età, non riesce ad andare avanti, rattoppando ciò che si è spezzato.
Purtroppo, parte anche da una condizione familiare di solitudine, di affetti (la madre, i nonni) svaniti troppo presto: l'unica via di fuga è rifugiarsi in una vallata montana, in un paesino di poche case, circondato dalla natura, da un bosco dai tratti sinistri, ma anche capace di regalare incontri speciali.

A dominare tutto, c'è la rocca, con la leggenda di una castellana maledetta, ricordata come strega, ma forse soltanto perché il suo potere spaventava, e il potere religioso e politico la vedevano come uno ostacolo; tra apparizioni di ombre e di carte antiche, tra sussurri di amori proibiti e legami magici che attendevano da tempo di essere aggiustati, Nina recupera frammenti perduti non solo per se stessa, ma anche per un luogo che le ha offerto rifugio.

Finché la sua personale guarigione diventerà anche la guarigione della memoria della rocca e della valle e nessuno avrà più paura a ricordare.

Una storia delicata, intensa quando serviva. Romanzo molto bello.


Alcuni dicono che il futuro sia come una lunga strada di cui non vedi mai dietro la curva. 
Per altri è un fiume che, indipendentemente dal suo corso e dalle rocce che lo deviano,
 raggiunge il mare.
Io non so dove porti la mia, di strada, ma a volte riesco a ingannarla e a sbirciare cosa accadrà, 
prima che scompaia dietro la curva.

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