Pensieri su "Il Giglio e la Spada" di Sara Bennett
Intrappolata in un’antica chiesa sassone, lady Lily viene condotta ai piedi del guerriero che le dà la caccia: Radulf, la Spada del Re, un uomo il cui nome incute timore in chiunque lo pronunci. Eppure, quando Lily incontra i suoi occhi neri come il carbone, non è la paura a farla tremare ma il desiderio. Così mente per salvarsi la vita. E anche se un istinto profondo sussurra a Radulf che quell’indomita bellezza non è chi dice di essere, il bruciante bisogno di possederla è incontrollabile. E Lily si abbandona a lui con passione. Quando Radulf scopre la sua vera identità, furioso, la sposa comunque. Non per proteggerla dall’ira del re, ma per controllarla da vicino. Perché una donna lo ha già tradito una volta e Lily potrebbe essere altrettanto fatale.
Titolo: Il Giglio e la Spada
Autrice: Sara Bennett
Editore: Mondadori
Collana: I Romanzi – Introvabili 129
Ambientazione: Inghilterra, 1070
Uscita: ottobre 2025
La serie ‘Medieval’:
1) The Lily and the Sword - Il Giglio e la spada
2) The Rose and the Shield - Desiderio di seduzione
3) Once he loves4) Kissing the Bride - La torre degli amanti
Questo è un romanzo stand-alone, anche se fa parte di una serie di romanzi accomunati dall’ambientazione medievale, che consiglio a chi ama le relazioni conquistatore/prigioniera, e dove quest’ultima non ha alcuna intenzione di cedere in modo facile (per dire, alcune sfumature sono simili a “Matrimonio normanno” di Julie Garwood).
Ci troviamo all’indomani della conquista dell’isola britannica da parte di Guglielmo il Conquistatore (circa 1070), con i guerrieri normanni che espugnano gradualmente gli ultimi castelli sassoni. Lady Lily, già sposata a un nobile molto anziano, si è vista abbandonata e tradita. In più, il fatto di essere una giovane brillante e attenta alle sorti della sua gente le ha procurato presso i nemici la reputazione di una castellana intrigante e malvagia (bastava poco, in effetti, per esprimere un pensiero ed essere tacciati dei peccati più spregevoli).
E chi la sta cacciando è proprio Radulf, la Spada del Re, un gigante introverso e poco incline a perdere tempo con dame da rispettare. L’unica soluzione per Lily è celare la propria identità, anche dopo che è comunque finita nel letto del cavaliere.
Per quanto l’amore sia pressoché istantaneo, Radulf covava già una profonda diffidenza verso il mondo femminile, e l’inganno di Lily non fa che confermarlo.
Finché il re non decide di combinare un matrimonio d’interesse, a prescindere dalla ritrosia di entrambi.
Ho visto che è uno dei primi romanzi dell’autrice e si avverte uno stile ancora non troppo maturo, preoccupato di guardare a modelli di successo presso i lettori; tuttavia, i personaggi sono, quanto meno, coerenti: lui è un uomo rude, che prima agisce e poi riflette, lei è una ragazza vulnerabile e priva di protezioni, che deve arrangiarsi per sopravvivere.
Di certo, a lei va tutta la mia simpatia e le perdono il colpo di fulmine improvviso, a battaglia appena finita e con rappresaglie ancora in corso.
In effetti, se sei sola e disperata, circondata da soldati che ti vogliono solo catturare, l’idea di rifugiarsi in una tenda sicura, con un giaciglio morbido e un corpo-scudo bollente può essere oltremodo allettante.
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