Pensieri su "Conquistare un’ereditiera" di Joanna Shupe

 
Harrison Archer è tornato a New York dopo tre anni di assenza con due semplici obiettivi: distruggere la propria famiglia e riprendersi la donna di cui è innamorato da quando era ragazzo. A qualunque costo. Tuttavia, Maddie Webster è ormai fidanzata. Sa da sempre che il suo compito è il matrimonio. Niente principe azzurro né fuochi d'artificio: il duca inglese prescelto è un buon compromesso, anche se forse significherà dire addio alla sua passione per il tennis. Ma proprio quando si è rassegnata, Harrison si ripresenta alla sua porta. È molto più affascinante e seducente di tre anni prima, e soprattutto ha una strana richiesta: Maddie deve aiutarlo a trovare moglie...


Titolo: Conquistare un’ereditiera (The Heiress Hunt)
Autrice: Joanna Shupe
Editore: Mondadori
Collana: I Romanzi Passione 244
Ambientazione: America, Stati Uniti, New York, 1895
Serie: The Fifth Avenue Rebels #1
Uscita: febbraio 2025





Spero che il primo volume non segni l'asticella di questa nuova serie della Shupe, perché l'ho trovato lievemente sottotono. 
In realtà, il livello rispetto alla media del genere resta alto: mi sono ritrovata a terminarlo senza quasi accorgermene, varie scene sono davvero ben riuscite e la trama resta comunque briosa. Diciamo che però non mi ha accontentato sotto almeno un aspetto.

Assolutamente promossa l'ambientazione: l'autrice si è un po' specializzata nel raccontarci l'élite ricca della New York di fine Ottocento, tra grattacieli sfavillanti e villoni in campagna, dove una solida borghesia costruita su banche e industrie cerca di rendere più "aristocratiche" le proprie radici, offrendo le figlie a veri nobili inglesi in rovina. Il fatto non è nuovo, ma veniamo trasportati in un clima di "stagioni" di debuttanti (a imitazione di quelle londinesi), dove appena arriva un duca, madri bramose sono pronte a guerreggiare per mettere in luce le figlie, spesso viziate e indifferenti (e c'era da capirle, visto che è un'asta al miglior offerente).

In tutto questo, Harrison, secondogenito degli Archer, appena rientrato in patria per mietere vendetta, ritrova l'amica d'infanzia Maddie sul punto di fidanzarsi. Ora, lui è noto come scapestrato e ha come avversario un duca, in più lei è una tennista semi-professionista: la faccenda inizia a moltiplicarsi da subito e si fa ghiotta...

Invece, per mio gusto, ho trovato forzato e contraddittorio l'amore della coppia. 
Si passa dall'amicizia e una seconda chance piena di speranza a un'improvvisa incomunicabilità da sposati che disorienta. Sapete quando ci sono soluzioni facili a portata di mano e i due, da soli, si fanno del male per creare complicazioni inutilissime? Li ho trovati spesso e volentieri disancorati dalla realtà, per cui non ho provato la straordinaria simpatia a cui mi avevano abituato tanti amori precedenti.

Restano 4 stelline per la scorrevolezza e il glamour dei festoni, un meno per il lieto fine tiepidino.

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