Pensieri su “Baciata dal destino” di Janna MacGregor

Animato da un profondo desiderio di rivalsa nei confronti del padre, Nicholas St Mauer, conte di Somerton, è diventato un uomo di successo. Schivo e solitario, si è arricchito facendo l’armatore. 

Grazie all’amico Alex, conosce Emma Cavensham, figlia del duca di Langham, una giovane dalle idee progressiste, ostile al matrimonio, che si interessa solo di libri e ha in mente di creare una banca per donne che sia di sostegno a mogli maltrattate o in cerca di indipendenza. 

Ma Emma è anche una ragazza straordinariamente capace di mettersi nei guai e Nick sembra piovuto dal cielo proprio per risolvere i suoi problemi… e per farla cedere alla più dolce delle tentazioni!


BACIATA DAL DESTINO (The Bride Who Got Lucky) è il secondo romanzo della serie ‘Cavensham Heiresses’.
La serie, che si è aperta con SPOSA AD OGNI COSTO (The Bad Luck Bride) – nr. 1196 della collana I Romanzi Classic, proseguirà con “The Luck of the Bride”, di prossima pubblicazione.


Titolo: Baciata dal destino
Janna MacGregor
Editore: Mondadori
Collana: I Romanzi – Classic 1206
Uscita: settembre 2020



Tra le letture #historical di settembre avevo tenuto per ultimo questo romanzo, perché il primo volume mi aveva convinta a metà, lasciandomi non incuriosita più di tanto sul seguito della serie. 
Invece avevo proprio preso un abbaglio (quando capita, capita!), perché questo secondo volume si è rivelato davvero intrigante e molto bello.

Allora, se fate mente locale, ricorderete che Claire, che aveva sposato il marchese di Pembrooke, era anche cugina di lady Emma, la figlia del duca. A sua volta il marchese aveva un grande amico fidato, Nick, conte di Somerton.
Ed eccovi servita la nuova coppia.

Rispetto a Claire (non miss simpatia, a mio parere, e con una tendenza alla volubilità portata all'eccesso), Emma si è rivelata cento volte meglio: curiosa, coraggiosa, intrepida. Cerca giustizia per le donne che non possono permetterselo e promuove iniziative concrete in tal senso. 
Ovviamente, lei stessa è vittima delle rigide regole del suo tempo, non può permettersi di andare in giro da sola né di avanzare accuse se non tramite e con la protezione di un parente, non può permettersi di ... pensare! La condiscendenza con cui viene trattata la sua "testolina che si affatica" non è affatto astorica e, purtroppo, neppure un triste ricordo di un passato che non ci appartiene più.

Per questo ho trovato interessante e credibile Nick (a sua volta proveniente da un'infanzia/adolescenza non proprio solari), quando tenta di aiutarla pur trovandosi anche lui impacciato nella regnatela dei pregiudizi, dello scandalo, dell'ingiustizia sociale a cui erano soggette le donne del suo tempo (e sempre parlando di persone altolocate, peraltro).
Così l'amore tra i due nasce dalla necessità e viene cementato in nome della difesa delle apparenze, ma è comunque sincero, tenero e si sviluppa in un rapporto di (quasi) parità che ho apprezzato.

Stavolta l'autrice mi è parsa disinvolta e più coerente nello sviluppo dei personaggi, anche quelli negativi (secondo me Lord Paul riserverà sorprese...).
Mezza stellina in meno solo per il finale, perché ho trovato "facile" la soluzione escogitata nei confronti del cattivo di turno, però è, come sempre, un mio gusto personale.

Amarilli

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