Pensieri su “Sposa ad ogni costo” di Janna MacGregor

Per vendicarsi di lord Paul Barstowe, che ritiene colpevole del suicidio di sua sorella, Alexander Hallworth, marchese di Pembrooke, ne rileva i debiti di gioco e lo ricatta, costringendolo a rompere il fidanzamento con lady Claire. 

Dopo tre fidanzamenti già andati a monte, Claire sa che sarà difficile sfuggire alla maledizione che sembra perseguitarla e che l’ha resa il bersaglio di feroci pettegolezzi e, quando lord Pembrooke annuncia a sorpresa il loro fidanzamento, accetta di sposarlo. 

Fra intrighi, gelosie, rischi e scommesse, sarà infine la verità dell’amore a dare il giusto corso al destino di due cuori lacerati…

SPOSA AD OGNI COSTO (The Bad Luck Bride) è il romanzo d’esordio di Janna MacGregor, ed è la sua prima opera che viene pubblicata nella collana I Romanzi.
Si tratta del primo romanzo della serie ‘Cavensham Heiresses’.
La serie proseguirà con “The Bride Who Got Lucky”, di prossima pubblicazione.


Titolo: “Sposa ad ogni costo”
Autore: Janna MacGregor
Editore: Mondadori
Collana: I Romanzi – Classic 1196
Uscita: gennaio 2020

Si tratta di un romanzo d'esordio e, nel complesso, quest'autrice scrive bene e con attenzione ai dettagli.

Tuttavia sebbene la prima parte sia stata piacevole, ho trovato invece due terzi del libro forzati e (a mio avviso) con un personaggio femminile pieno di contraddizioni, per cui il mio giudizio positivo è scemato di conseguenza...

L'idea iniziale intriga, non c'è dubbio: Alex, marchese di Pembrooke, è così sconvolto dal suicidio dell'amatissima sorellina, che ha solo un pensiero in mente: vendicarsi di lord Paul. Sfumata la possibilità di ucciderlo in duello, è costretto a congegnare un piano che in realtà non è così subdolo. Lord Paul è già un dipendente dal gioco d'azzardo, da sempre indebitato, per cui non resta che comprare tutti i pagherò lasciati in giro ed eliminare ogni possibilità che nel frattempo il fascinoso scapestrato riesca ad impalmare una danarosa ereditiera.

Quindi il passo successivo di Alex è sposare l'ereditiera al posto suo.

E qui veniamo al primo intoppo della trama: la MacGregor calca nel rendere la tipa piena di problemi. Non è tanto il fatto che venga considerata "maledetta" (per aver perso tre fidanzati vicina alle nozze). Questo è forse il minore dei mali: c'era una tale mortalità e una tale incertezza nei rovesci economici a quei tempi, che era veramente un terno al lotto riuscire a sposarsi con il fidanzato prescelto. Piuttosto Claire, per quanto graziosa, è comunque una nubile fuori tempo massimo, non è più vergine (e questi sono due elementi che le avrebbe comunque ridotto notevolmente le possibilità nuziali), ha vari segreti, tra cui manie ossessive (non dico quali, ma lei stessa teme di finire al manicomio se scoperta). 

A fronte di tutto ciò (non una situazione esattamente leggera, consentitemi), si vede lasciata dal quarto promesso/lord Paul (che non amava!) e subito le si offre su un piatto d'argento un rimpiazzo stratosferico: Alex è alto, scuro, bello, sfrontato, simpatico, ricchissimo, è un marchese (cosa che Paul ancora non era); non ha un'amante; non ha vizi; è gentile e premuroso.

Cioè, ma cosa dobbiamo mettere ancora sul piatto della bilancia?

Io mi stupisco che i suoi familiari non la carichino in carrozza a forza per le nozze oppure non offrano a marchese un bonus per sposarsela. 

E lei? Saltellare per tanta fortuna? Dopo tutto, non è che come unica alternativa ti sia apparso un gobbo con naso adunco e ricattatore... ok, è un pochino subdolo, ma sta cercando di vendicare la sorellina.

Invece Claire è la contraddizione in persona: muta idea ogni cinque minuti: ok, lo sposo; no, non lo sposerò; maledetto Paul; forse potrei convincere Paul a riprendermi; sposerò Alex, lo amo; sposerò Alex, devo; non lo sposerò; lo farò per salvare l'onore della mia famiglia, forse...

Pietà! Deciditi.

In buona sostanza, Claire mi ha parecchio stufato e il finale è impacciato.
Ci sono alcune rivelazioni, ma non si comprende perché Alex debba aggravare il suo errore quando non ne aveva il minimo bisogno. Vengono disseminati ostacoli che ci si poteva anche risparmiare.

Amarilli