Pensieri su “La perfetta istitutrice” di Tessa Dare

Alexandra Mountbatten, anche se appassionata di astronomia, è una ragazza concreta e, per realizzare i propri sogni, accetta il posto da istitutrice che Chase Reynaud, erede di un duca alla luce del sole e libertino incallito tra le lenzuola, tutore suo malgrado di due orfane, le ha offerto. 

Fin da subito, la situazione appare chiara alla giovane: quelle ragazzine selvatiche hanno semplicemente bisogno di una casa in cui regni l’amore. 

Tutte le donne di Londra, però, hanno provato a conquistare il cuore tormentato di Chase, ma esiste per lui una sola regola in materia di affetti: nessun attaccamento. O almeno così crede, finché quell’estrosa istitutrice…


Titolo: “La perfetta istitutrice”
Autore: Tessa Dare
Editore: Mondadori
Collana: I Romanzi – Classic 1189
Uscita: Settembre 2019


La serie ‘Girl Meets Duke’.
1) UN MATRIMONIO D’AFFARI (The Duchess Deal)
2) LA PERFETTA ISTITUTRICE (The Governess Game)
3) “The Wallflower Wager”, di prossima pubblicazione.





Alexandra Mountabatten era dotata di senso pratico. 
O così credevano le sue amiche.

In realtà, Alex non aveva il minimo buonsenso, non quando si trattava di affascinanti gentiluomini dagli occhi verdi.
Se avesse avuto anche solo un accenno di raziocinio, non avrebbe fatto la figura della sciocca con il Libertino della libreria.



Già la cover italiana mi piaceva:dolce e con quell'intreccio di sguardi... 
Però, poi, alla prima scena in cui compare Chase ho immaginato Hugh Grant nei suoi panni, e da lì in poi mi sono vista il suo volto e le sue smorfie in ogni dialogo o situazione buffa.
In realtà, ho sorriso sino alla fine.

Anche stavolta la Dare è riuscita a creare un piacevolissimo romanzo, con personaggi al di sopra delle righe, informali, negazione di ogni regola sociale del tempo, eppure straordinari.
Così, se da un lato l'erede di un ducato è un giovane tutto sommato amabile, generoso e abile a livello pratico, che cerca di impersonare ad ogni costo il ruolo dell'ozioso trasandato, perché così gli viene richiesto dalla classe di appartenenza, dall'altra Alex cerca di sopravvivere come caricatrice di pendole e orologi, nonché poi istitutrice, nelle dimore nobiliari, pur avendo un passato esotico e marinaresco, e una mente scientifica che non conosce limiti e discriminazioni.


La storia tra i due è punteggiata di una serie continua di dialoghi brillanti, anche se spesso con un fondo di tristezza, perché, come lascia trapelare la stessa Dare, sono tante le anime sole, bisognose di trovare un porto sicuro di affetto e stabilità. A unirli, come un collante inaspettato, due bambine, Rosamunde e Daisy, che non si sentono nemmeno loro bambine del loro tempo e che non vogliono accettare libri, giochi e ruoli femminili predefiniti.


Fate così, chiudete gli occhi e lasciate perdere la coerenza storica: vi resterà un romanzo assolutamente divertente e romantico- frizzante, da tenere a portata di mano per riprendervi dal malumore.
Ci troverete pirati, bambole contagiose, cacciatrici di comete e il famigerato…. Libertino della Libreria.


Io non ho idea di cosa sia una famiglia.

Diamine, non ho nemmeno dei cani.
L'impegno è estraneo alla mia natura.


Amarilli



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