Pensieri su "Un cuore nell'oscurità" di Giulia Beyman

Chi salverà Emily, se tutti la credono morta?

Emily ha solo dieci anni ed è scappata di casa per vedere la Parata del 4 luglio. Vuole punire suo padre, il famoso produttore cinematografico David Parker, per non aver mantenuto la promessa di accompagnarla ai festeggiamenti e allo spettacolo dei fuochi artificiali.
Quando la polizia trova tracce del suo sangue sulla scogliera di Aquinnah, tutti pensano che, a causa del buio, Emily sia scivolata sulle rocce e caduta in mare.
Nessuno sa che la bambina è prigioniera in uno squallido scantinato, non troppo distante da Promises House, la casa della sua famiglia.

Un nuovo, emozionante mistero da risolvere per Nora Cooper, agente immobiliare con il sorprendente dono di comunicare con l'aldilà.

Una protagonista che ha conquistato il cuore dei lettori. Una serie Bestseller della Rete.

Un cuore nell'oscurità 
di Giulia Beyman
Selfpublishing
Amazon

Quando entri nel clima di suspense che crea la Beyman con le sue storie è difficile chiudere il libro ed andare a dormire serena: devi arrivare alla fine per trovare pace e soddisfazione.

Ormai Nora è l'agente immobiliare con poteri sensitivi che più adoro. 
No, no, non è una medium, sia chiaro. È una donna sulla cinquantina che riceve messaggi dall'aldilà (a volte dal marito defunto... altre da altre persone passate a miglior vita) che l'aiutano nel risolvere casi particolari. Non è un agente investigativo, solo le piace rendersi utile all'occorrenza.
Non è una medium per professione (tanto che in pochi sono al corrente di questo dono straordinario).
È una donna forte e caparbia che ama aiutare il prossimo e ama immensamente.

Questo caso mi ha letteralmente rubato il sonno perché quando si parla di bambini scomparsi (seppure la storia nasca dalla fantasia dell'autrice) ho paura di andare incontro ad un brutto finale... quindi cerco sempre di arrivare il prima possibile al raggiungimento della tranquillità. Ciò vuol dire comunque che come scrittrice di mystery la Beyman non ha nulla da invidiare ai grandi autori stranieri.

Parliamo di bambine che scompaiono, di famiglie distrutte dal dolore e di un uomo disturbato.
Sono come sempre le "intuizioni" di Nora, basate su indizi inviati a lei dall'aldilà a far luce a poco a poco, quasi in una corsa contro il tempo, su ciò che accade agli abitanti e nei luoghi di Martha's Vineyard (Isola nel Massachusetts) per salvarli o per catturare il colpevole.

La trama è come sempre ben orchestrata e non presenta falle nell'ordito, passaggi forzati o poco chiari.
Il romanzo scorre come un fiume in piena sotto gli occhi di un lettore attento.

Anche se il lettore è uno spettatore esterno ed è già a conoscenza del "colpevole" e dei suoi piani in anticipo non può far altro che seguire ogni passaggio con apprensione tifando per Nora e gli agenti della Polizia.

Massima soddisfazione anche dalla lettura di questo romanzo.
Alla prossima con un nuovo caso di una delle protagoniste che amo di più.

Stefania

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