Pensieri e riflessioni su "MIO" di Mary Calmes

Autore: Mary Calmes
Titolo: MIO
Editore: Dreamspinner Press
Genere: M/M
ISBN-13: 978-1-61372-963-2
Pagine: 273
Copertina: Reese Dante
Traduzione di: Livin Deverel
Uscita: 6 ottobre 2015

Trama - Trevan Bean ha un lavoro che da illegale sta diventando spaventoso, un ragazzo che potrebbe non essere sano di mente, un angelo custode che in realtà potrebbe essere l’incarnazione del male. A questo si aggiunge la ricomparsa della famiglia che aveva allontanato il suo ragazzo, minacce di morte, un rapimento e il tentativo di mettere soldi da parte per realizzare un sogno. Trevan ha davvero molte gatte da pelare, ma si sente all’altezza della sfida: ha promesso a Landry un lieto fine e Landry lo avrà, sempre che qualcuno non lo uccida!
E potrebbe accadere.
Landry Carter era una bambola rotta quando si erano conosciuti due anni prima, ma è diventato un compagno in grado di stare accanto a Trevan… almeno per la maggior parte del tempo. Ora che la vita di Trevan ha preso una piega spaventosa – e Landry viene rapito – Trevan deve continuare a sperare che l’amore di Landry rimanga saldo di fronte a questa nuova sfida, perché non ci sarà lieto fine se Trevan dovrà proseguire da solo.

Il pensiero di Amarilli73

Ti sto trattando come se tu fossi mio,» lo avevo corretto. “Perché d’ora in poi… questo lo farai solo con me.”
“Io non appartengo a nessuno”, gemette, spingendomi la mano verso l’alto, gli occhi chiusi, la bocca aperta e la testa contro il muro. 
“Fino a ora,» gli avevo detto prima di impossessarmi di nuovo della sua bocca e mordergli il labbro.


Ammetto che questa lettura mi ha lasciato un po’ perplessa, perché certi aspetti mi sono piaciuti e altri no.

Cominciando dalle cose positive, l’ambientazione è senz’altro particolare: malavita, allibratori, giri loschi, famigliole ricche e viziate. Personaggio da tenere d’occhio il killer-guardia del corpo, tanto educato e premuroso, quanto spietato quando semplicemente deve fare il suo mestiere. L’uomo pericoloso, quello di cui non fidarti mai se sei nella stessa stanza e va via la luce, è reso davvero bene.
I due protagonisti invece non mi sono piaciuti per niente.
Trevan sembra il gemello cattivo di Jory (quello di Questione di tempo, per intenderci): sempre perfetto, sempre la battutina pronta e la mossa giusta al momento giusto, con tutti – uomini e donne – che impazziscono per lui e semplicemente lo adorano all’istante. Solo che Trevan è un delinquente, anche se il fatto viene edulcorato al massimo (lui riscuote i soldi e basta, se poi ci scappa il morto, lui non vede e questo dovrebbe bastare a salvare ogni scrupolo etico). Landry, il suo compagno, è troppo sopra le righe: avrà anche avuto una vite difficile (il ragazzino viziato e trascurato da mamma e papà), è stato perseguitato per la sua omosessualità, però non mi sentirei tranquilla con uno così nei paraggi mentre ha una delle sue crisi nervose… 
Ultimo appunto per le scene di sesso: ok, questo è un punto di forza della Calmes e pure qui lei dà il suo meglio, con descrizioni hot e molto vissute, trascinando il lettore come sempre. Solo che i due sembrano veramente due superuomini con erezione perenne e mania di disperdere fluidi corporei fuori dalla camera da letto. Sono eccessivi in tutto e si amano alla follia, ma c’è contesto e contesto. Vuoi dirmi che per due ore non sei capace di divertirti e ballare insieme ai tuoi familiari, senza fare l’esibizionista e dover gettare via magliette zuppe?
A mio parere qui il sesso rischia paradossalmente di soffocare una trama interessante.

Credo che tutte le persone della mia vita siano un tantino folli.
Amarilli73




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